Non hanno super-fotocamere o chip potenti, nè materiali costosi che rendono i loro prezzi equiparabili a quelli di un computer, ma a 100 euro o meno offrono prestazioni accettabili. Sono i ‘ feature phone’, telefoni cellulari con tastierino numerico dalle funzionalità basilari, che vengono venduti soprattutto nei Paesi in via di sviluppo.
Anche se le spedizioni sono in calo anno su anno, il mercato resiste: secondo la società di analisi Counterpoint Research, durante il terzo trimestre del 2020 sono stati venduti nel mondo oltre 74 milioni di questi dispositivi.
E Samsung che è il principale produttore di smartphone al mondo, in questa classifica si deve accontentare solo del terzo posto, con una quota del 10%, a pari merito con la Tecno, la società coreana che ha venduto appunto 7,4 milioni di feature phone nel periodo considerato.
Al primo posto c’è l’azienda cinese iTel mobile, il più grande produttore di feature phone al mondo con una quota di mercato che ha raggiunto il 24%. A seguire c’è Nokia, o meglio HMD Global che dal 2017 vende telefoni cellulare con il brand finlandese, con una quota del 14% del mercato. Dopo Samsung e Tecno c’è l’azienda indiana Lava, che realizza anche una parte di dispositivi per Nokia e altri brand.
La regione del Medio Oriente e dell’Africa è il più grande mercato per questi dispositivi. Nonostante sia un settore così grande, fanno notare gli analisti, il mercato è però in costante calo anno su anno, con spedizioni a -17% tra luglio e settembre 2020, rispetto allo stesso periodo del 2019. Allo stesso modo, le spedizioni di feature phone in Nord America sono diminuite del 75% anno su anno e del 50% trimestre su trimestre. (ANSA)