I dati della Camera di Commercio di Milano, Lodi e Monza Brianza confermano ancora una volta che le attività artigiane stanno risalendo la china con un saldo positivo complessivo del +0,9% nel capoluogo e con un +0,3% in regione. Salgono le imprese guidate da donne: +1,3% per Milano e + 1,3% in Lombardia. Col segno positivo anche le aziende condotte da stranieri: +4,6% a Milano e +4,3% in Regione. Gli imprenditori Under 35 invece attendono tempi migliori: calano complessivamente del 2,8% a Milano e registrano un saldo negativo anche nel resto della Lombardia con un -1,1%.
“I dati camerali ratificano il trend positivo che stiamo registrando in tutte le nostre 17 sedi operative tra Milano e Monza-Brianza, vere antenne sull’economia reale nei territori – osserva il Segretario Generale di Unione Artigiani Marco Accornero – c’è un significativo miglioramento in corso, la domanda interna inizia a rinforzarsi mentre segnali incoraggianti e in parte inattesi arrivano dai mercati esteri. Un pagamento su due però è in ritardo e le imprese devono ricorrere al credito per la liquidità, appesantendo i bilanci. Gli scenari? Lo sblocco dei licenziamenti costringerà molti lavoratori ad avviare attività autonome. Nell’artigianato di qualità c’è posto, a patto di investire sulla formazione. Unione Artigiani mette a disposizione le proprie risorse per l’organizzazione di corsi di riqualificazione e certificazione dedicati lavoratori espulsi dall’industria e per accompagnarli poi nella costituzione e nell’avvio dell’impresa”.