Utenze di luce e gas: cresce il ricorso al libero mercato

Un utente controlla una bolletta in una immagine di archivio. ANSA / FOLCO LANCIA

Sempre più consumatori scelgono di affidarsi al libero mercato per quel che riguarda le utenze di luce e gas: è questo ciò che emerge dalle statistiche presentate da ARERA, Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente.

Le statistiche presentate da ARERA

In un comunicato stampa pubblicato lo scorso 3 febbraio, l’autorità ha messo in evidenza delle cifre davvero molto interessanti, che indicano in maniera inequivocabile come i consumatori preferiscano sempre più spesso ricorrere al libero mercato.

Per quel che riguarda il settore elettrico, oggi fanno ricorso al libero mercato il 59,7% delle famiglie (+2,4% su base semestrale) e il 70,4% delle aziende (+2,4%); per il settore gas, invece, le utenze domestiche che scelgono il libero mercato sono il 62% (+1,8%) e il 71,3% dei condomini (+1,4%).

Particolarmente interessante è inoltre il fatto che il passaggio al libero mercato avviene sempre meno frequentemente a seguito di telefonate commerciali ad opera di call center, questo significa che sempre più clienti sottoscrivono contratti con società attive nel libero mercato in maniera proattiva, quindi prendendo contatti con l’azienda in maniera telefonica o attraverso Internet, verosimilmente dopo aver utilizzato comparatori come www.salvaconto.it per individuare le offerte luce e gas più convenienti in relazione alle proprie necessità.

Libero mercato e mercato tutelato: quale differenza?

Giunti a questo punto, è utile ricordare cosa distingue il libero mercato dal mercato tutelato: semplificando al massimo un argomento che meriterebbe ben altri approfondimenti, si può sottolineare che nel mercato tutelato le tariffe energetiche sono stabilite dall’apposita Autorità, con cadenza trimestrale, mentre nel libero mercato non ci sono vincoli, dunque si configura una vera e propria libera contrattazione tra azienda e consumatore.

Il libero mercato è preferito dai clienti più giovani

Tornando alle statistiche presentate da ARERA, è interessante sottolineare come il ricorso al libero mercato tenda ad accentuarsi in tra i consumatori di età più giovane.

È emblematico, da questo punto di vista, il fatto che tra i consumatori appartenenti alla fascia d’età compresa tra 18 e 29 anni il ricorso al mercato libero si configuri ben nell’83,1% dei casi (+2,1% su base semestrale).

I consumatori appartenenti alla fascia d’età compresa tra 70 e 79 anni, invece, sono l’unico scaglione che preferisce il mercato tutelato, probabilmente per via di una scarsa propensione a scoprire le più moderne opportunità.

I luoghi comuni circa la possibilità di cambiare fornitore

ARERA ha messo in evidenza anche altre statistiche che non vanno sottovalutate, come ad esempio quelle relative ai luoghi comuni che vigono circa la possibilità di cambiare fornitore: il 21% delle famiglie e il 12% delle imprese, infatti, teme che per cambiare fornitore occorra sostituire il contatore, mentre il 32% delle famiglie e il 25% delle imprese crede che il passaggio da un fornitore all’altro possa comportare un’interruzione del servizio.

Entrambe le credenze, appunto, non corrispondono a verità, e tutto lascia immaginare che quando anche queste percentuali di famiglie e di imprese avranno realizzato che cambiare fornitore non richiede nuove installazioni, né comporta interruzioni del servizio, probabilmente il ricorso al libero mercato crescerà in maniera ulteriore.