E’ un’occasione persa non assistere all’Elektra di Richard Strauss, che la Scala da stasera torna a mettere in scena come omaggio a Patrice Chéreau, morto cinque anni fa. Questa è stato l’ultimo spettacolo, che ha letto il mito di Elettra – in cerca di vendetta per l’assassinio del padre Agamennone da parte della madre Clitennestra e del patrigno – fuori dagli schemi e dal semplicismo.
ßß L’Elettra di Chéreau – qui ripresa da Marco Filibeck – non è semplicemente una pazza e Clitennestra non è una perfida assassina, ma vive nella colpa e cerca la comprensione della figlia. La scenografia essenziale firmata da Richard Peduzzi sottolinea il dramma dei protagonisti, con una cast che include Waltraud Meier (Clitennestra), Ricarda Merbeth nei panni di Elettra (meritatamente la più applaudita), Regine Hangler nel ruolo della sorella Crisotemide, Roberto Saccà in quello di Egisto e Michael Volle in quello di Oreste. Alla fine quasi otto minuti di applausi.