Come gestire la sicurezza dei dati nella professione forense? Quali sono i rischi per la privacy nel processo? E quali le responsabilità del professionista, in caso di tutela inadeguata delle informazioni sensibili? Temi di scottante attualità, al centro del convegno organizzato da Level Ins Agency, e accreditato presso l’Ordine degli Avvocati di Milano, dal titolo “Avvocati e Cybersecurity: le nuove sfide della professione legale”.
Sempre più spesso infatti non solo le grandi aziende, ma anche i professionisti finiscono nel mirino dei pirati informatici. È ancora fresca nella memoria la vicenda dell’attacco hacker ai danni del servizio che gestisce le pec di 30 mila iscritti all’Ordine Forense di Roma.
Ancora più recente la violazione dei server della Siae, la Società Italiana Autori ed Editori, vicenda in seguito alla quale molti artisti hanno subito un tentativo di ricatto con la minaccia di divulgare i loro dati personali.
Un fenomeno preoccupante e in continua crescita, come dimostrano i dati più recenti in argomento, diffusi da uno dei più prestigiosi consulenti della Lev Ins, Oren Elimelech, esperto del Governo Israeliano per la cybersecurity.
Nel corso del 2020 nel nostro paese sono stati registrati ben 2332 attacchi di pirateria informatica, circa 500 in più del 2019. Nel 40% dei casi si è trattato di malware, software malevolo che colpisce a caso. Nel 9% degli episodi invece le vittime sono state individuate in precedenza, dunque prese di mira dagli hacker perché ritenute particolarmente vulnerabili. In generale si parla di attacchi che quasi sempre si concludono con una richiesta di denaro.
L’appuntamento con il convegno “Avvocati e Cybersecurity: le nuove sfide della professione legale” è atteso per domani martedì 14 dicembre 2021 alle 17.30 presso il Lex Center Milano di Via Camillo Hajeck.