Il nostro mondo è sempre più dominato da quantità enormi di informazione, da quella che produciamo ogni giorno con i nostri cellulari a quella raccolta con gli osservatori spaziali.
A che punto è la ricerca scientifica e quali sono le nuove frontiere in tema di intelligenza artificiale? Come saranno applicate nei processi produttivi e che ricadute avranno per i consumatori? Quale sarà il rapporto tra l’intelligenza umana e quella dei supercomputer? Possiamo parlare di intelligenza artificiale o non sarà sempre l’uomo al centro di ogni processo per cui è più corretto parlare di intelligenza aumentata?
Di tutto questo si parla dal 27 al 29 settembre 2019 a Trieste Next, il festival della ricerca scientifica, il cui programma è stato presentato in anteprima presso la rappresentanza della Commissione Europea a Milano. Relatori Massimo Gaudina, capo della Rappresentanza a Milano della Commissione europea;
Angela Brandi, assessore Educazione, Scuola, Università, Ricerca del Comune di Trieste;
Roberto Di Lenarda, rettore dell’Università degli Studi di Trieste;
Antonio Maconi, direttore di Trieste Next;
Paola Del Negro, direttore generale OGS;
Serena Mizzan, direttore dell’Immaginario Scientifico;
Stephen Taylor, direttore del Servizio Innovazione e Sistemi Complessi di Area Science Park;
Guido de Vecchi, direttore generale Intesa Sanpaolo Innovation Center;
Niccolò Contucci, direttore generale di Fondazione AIRC.
I miliardi di dati emessi ogni giorno rappresentano una miniera inestimabile di informazioni che trovano applicazioni pratiche nei più diversi campi: dalla salute all’industria, all’ambiente, alla filosofia, all’arte.
L’ottavo festival della ricerca scientifica di Trieste (Città Europea
della Scienza 2020), è dedicato proprio ai Big Data, Deep Science. Il futuro della ricerca e dell’uomo nell’epoca dell’intelligenza aumentata.
Fra gli ospiti di punta dell’edizione 2019 troviamo Marc Mézard, direttore della Scuola Normale Superiore di Parigi; Peter Wadhams, docente di Fisica degli oceani dell’Università di Cambridge (fra i protagonisti del recente documentario HBO Ice on fire, prodotto da Leonardo di Caprio); Luca Attias, commissario straordinario per l’attuazione dell’Agenda Digitale. E ancora: Oliver Bruns e Jian Cui, rispettivamente principal investigator in SWIR imaging e nanomateriali e nanofotonica all’Helmholtz Pioneer Campus di Monaco; Sabina Leonelli, filosofa della scienza all’Università di Exeter; Antonio Moschetta, medico e docente di Medicina Interna Università di Bari; Anna Mondino, capo Unità di Ricerca IRCCS Ospedale San Raffaele di Milano.
Attesissimo è anche l’appuntamento con la nuova nave di ricerca oceanografica dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale OGS di Trieste, la rompighiaccio “N/R Laura Bassi” che verrà presentata proprio in occasione del festival: è di ‘seconda mano’ (si sa, gli stanziamenti per la ricerca scientifica in Italia non sono eccezionali) ma svolgerà egregiamente il suo compito agli estremi polari della Terra.
Come ogni anno l’obiettivo di Trieste Next è quello di favorire il dialogo tra ricerca e impresa e di promuovere il confronto costruttivo tra le cosiddette discipline STEM (scienze, tecnologie, ingegneria e matematica), e le scienze umane e sociali. Fra gli ospiti di spicco troviamo infatti alcuni importanti imprenditori, fra i quali Federico Faggin, fisico, imprenditore e inventore (fra le tante cose) del primo microprocessore commerciale al mondo, Fabrizio Renzi, direttore della ricerca di IBM Italia e Marco Landi, ex presidente di Apple.
Valore aggiunto del festival è anche la presenza dei tanti e autorevoli istituti di ricerca del territorio, che vantano una consolidata ed eccellente expertise proprio nei big data e che porteranno quindi la loro esperienza diretta in questo ampio e variegato campo di studi.
Il festival è promosso dal Comune di Trieste, Università degli Studi di Trieste, ItalyPost, Scuola Internazionale Superiore di Studi Avanzati (SISSA), Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale (OGS), Immaginario Scientifico e Area Science Park. Trieste Next 2019 gode del patrocinio del Consiglio Europeo delle Ricerche (ERC) e si svolge in collaborazione con la Commissione europea. Main partner della manifestazione è Intesa Sanpaolo; content partner del Festival la Fondazione AIRC per la Ricerca sul Cancro, l’Helmholtz Zentrum München ed Egea.
In contemporanea con Trieste Next 2019, la sera del 27 settembre si svolge inoltre La Notte Europea Dei Ricercatori. Prossimi appuntamenti con la scienza e la ricerca a Milano Meet Tonight, 27-28 settembre e Bergamo Scienza, 5-20 ottobre.
Anche quest’anno la Commissione Europea ha selezionato il festival della ricerca scientifica come punto di riferimento italiano per le manifestazioni di divulgazione scientifica. Ruolo fondamentale quello svolto dall’Unione per la ricerca e l’innovazione che contribuisce a competere a livello mondiale e a preservare il nostro il nostro modello sociale unico e migliorare la vita quotidiana di centinaia di milioni di persone nel Continente e nel mondo. La Commissione stanzia 100 miliardi di euro per il periodo 2021-2027 per il programma Orizzonte Europa e il programma Euratom di ricerca e formazione. Assegnati inoltre 621 milioni di euro a 408 scienziati a inizio carriera per aiutarli a costituire le loro èquipes e a condurre ricerche in una vasta gamma di discipline, creando nel contempo 2.500 posti di lavoro.