Il ciclo di incontri è promosso dall’Università Statale di Milano per guardare al di là della pandemia e immaginare il futuro del Paese partendo da quella che è stata e si speri torni a essere la principale locomotiva: Milano con le sue complessità, contraddizioni ma anche straordinarie risorse.
L’incontro del 25 marzo, quindi, non fa che aggiungere un tassello al dibattito lanciato dall’Ateneo milanese con il primo incontro dedicato alla salute (28 gennaio) e il secondo con focus sui modelli culturali (18 febbraio), e riunisce docenti, esperti, giornalisti e studenti per un confronto sul ruolo di donne e giovani generazioni negli spazi della scienza, del lavoro e delle sfide legate alla trasformazione sociale.
Aperto dai saluti del rettore Elio Franzini e da Marilisa D’Amico, prorettrice a Legalità, Trasparenza e Parità di Diritti, il dibattito è coordinato dalla giornalista Barbara Stefanelli, vicedirettrice vicaria del “Corriere della Sera” e direttrice del settimanale “Sette”, e vedrà gli interventi di Maria Pia Abbracchio, prorettrice vicaria e prorettrice delegata a Ricerca e Innovazione, su “Donne e scienza”, di Gianna Martinengo, fondatrice e presidente di Didael KTS e ideatrice di Women&Technologies®, su “Il lavoro del futuro” e di Francesca Zajczyk, professoressa emerita di Sociologia urbana in Bicocca, su “Trasformazioni sociali e ruolo delle donne”.
A farsi portavoce della comunità studentesca saranno Guglielmo Mina, presidente della Conferenza degli Studenti, Luca Vezzoli, rappresentante di UniSì in Consiglio di Amministrazione, e Houda Latrech, rappresentante degli studenti presso il dipartimento di Diritto pubblico italiano e sovranazionale, vicepresidente dell’associazione SUM-Unimi e vicepresidente del Network Italiano dei Leader per l’inclusione (NILI).