Aspen Institute Italia con la collaborazione con l’Aeronautica
Militare, Intesa Sanpaolo, Comune di Pavia, Università degli Studi di Pavia e il contributo di
Fondazione Banca del Monte di Lombardia e Leonardo organizza sabato 25 novembre a Pavia presso il Castello Visconteo la seconda edizione della Conferenza internazionale aperta alla stampa e in modalità ibrida “La battaglia di Pavia e il futuro della difesa europea (1525-2025)”.
I giornalisti e i cine-foto-operatori interessati a seguire l’evento in presenza sono pregati di accreditarsi compilando il formulario al link http://www.aspeninstitute.it/sala-stampa/accreditoevento entro e non oltre le ore 16.00 di venerdì 24 novembre. I giornalisti interessati a seguire l’evento online possono registrarsi per seguire i lavori attraverso il link: https://aspeninstituteitalia.zoom.us/webinar/register/5717000639513/WN_L7cf5f8NTRe9m0O wcDC2Rg
L’incontro prevede la partecipazione in presenza tra gli altri di Giulio Tremonti, Presidente,
Aspen Institute Italia; Presidente, Commissione Affari Esteri e Comunitari, Camera dei Deputati; Luca Goretti, Capo di Stato Maggiore, Aeronautica Militare; Pietro Serino, Capo di Stato Maggiore dell’Esercito; Claudio Graziano, Presidente, Fincantieri; Aurelio De Carolis, Comandante in capo della Squadra Navale, Marina Militare; Stefano Pontecorvo, Presidente Leonardo; Giacinto Ottaviani, Presidente, Centro Alti Studi per la Difesa; Marco Peronaci, Rappresentante Permanente d’Italia presso la NATO; Teo Luzi, Comandante Generale, Arma dei Carabinieri; Mario Fabrizio Fracassi, Sindaco di Pavia, Miguel Fernández-Palacios, Ambasciatore di Spagna in Italia; Monika Schmutz Kirgöz, Ambasciatrice di Svizzera in Italia; Mario Cera, Presidente, Fondazione Banca del Monte di Lombardia; Francesco Svelto, Rettore, Università degli Studi di Pavia; Luigi Casali, Presidente, Associazione Comitato per l’Anniversario del Quinto Centenario della Battaglia di Pavia del 24 febbraio 1525; Angelo Maria Petroni, Segretario Generale, Aspen Institute Italia; Ordinario di Logica e Filosofia della Scienza, Sapienza Università di Roma, Marta Dassù, Senior Advisor European Affairs, Aspen Institute Italia, Direttrice Aspenia.
Interviene ai lavori con un videomessaggio Guido Crosetto, Ministro della Difesa.
Aspen Institute Italia ha avviato un Progetto pluriennale (dal 2022 al 2025, anno del cinquecentenario della battaglia di Pavia) che intende valorizzare le rilevanti analogie fra la battaglia di Pavia, evento europeo e moderno, e le attuali sfide geopolitiche, rese ancora più complesse dal conflitto russo-ucraino e da quello in Medio Oriente. A tal fine verranno elaborate proposte per affrontare le sfide del futuro, ad iniziare dalla difesa comune europea, in una prospettiva di mantenimento dei valori di pace e sicurezza del continente. La guerra in Ucraina obbliga non solo a guardare con attenzione al futuro più prossimo, ma anche a interpretare i grandi insegnamenti della storia per metterli in un ordine coerente, per comprendere l’attualità e anticipare il futuro. Se quindi, da una parte proprio come nella battaglia di Pavia, in Ucraina si osserva la portata rivoluzionaria del primo scontro convenzionale tra due grandi Stati, e le relative forze armate, nell’Europa nel XXI secolo, dove si impiegano mercenari e armi cyber, artiglieria “intelligente” e droni, intelligenza artificiale e masse di mezzi corazzati, dall’altra, occorre interrogarsi sul significato politico-strategico di questo conflitto, sul futuro della sicurezza internazionale, ma anche sulle sue implicazioni per la pace e la stabilità in Europa e dunque sulla difesa europea.
I trend attuali suggeriscono inoltre che l’automazione nella difesa e nell’aerospazio continueranno e ad un ritmo sempre maggiore, rendendo gli scenari ancora più complessi. I Paesi europei schierano forze armate tra le più preparate, competenti, addestrate e meglio equipaggiate al mondo, ancorché siano da tempo limitate sotto l’aspetto quantitativo, a seguito della generalizzata riduzione dei budget per la difesa determinata dal cosiddetto “peace dividend”, e qualitativamente non preparate del tutto a fronteggiare conflitti su vasta scala ad alta intensità e di lunga durata, essendosi concentrate per decenni su operazioni di stabilizzazione. L’industria della difesa è una risorsa fondamentale, capace di rispondere alle nuove esigenze delle forze armate occidentali e di aiutare i governi dell’UE a superare presto i limiti degli strumenti militari europei, alla luce anche delle lezioni del conflitto in Ucraina.
LA BATTAGLIA DI PAVIA
(1525-2025)
Nel 1525 ebbe luogo la battaglia di Pavia: nel progetto pluriennale di Aspen Institute Italia sono evidenziate e valorizzate, attraverso incontri che sollecitino riflessioni e proposte, le rilevanti analogie fra la battaglia, evento europeo e moderno, e le attuali sfide geopolitiche. A quasi 500 anni dalla sua ricorrenza, è utile ricordarne non solo la portata rivoluzionaria, ma anche i molteplici spunti che la legano alla attualità, spesso purtroppo tragica. La battaglia di Pavia fu, infatti, la prima grande battaglia europea, per composizione degli eserciti e per la scala geopolitica degli obiettivi e delle operazioni. Allo stesso tempo, la battaglia di Pavia fu anche rivoluzionaria, nella sua dimensione tecnologica, in quanto vide l’avvento dell’arma da fuoco usata, per la prima volta, in modo risolutivo sul campo di battaglia, senza dimenticare gli aspetti politico-sociali, con il popolo che sconfiggeva la nobiltà. Non stupisce che la battaglia di Pavia abbia avuto ripercussioni importanti nei decenni e secoli a venire, contribuendo a segnare un’epoca caratterizzata già da altre importanti rotture, dalla caduta di Costantinopoli alla scoperta dell’America, dalla riforma protestante all’inizio di quella piccola era glaciale che avrebbe accompagnato l’umanità fino a metà Ottocento.