Opera Cardinal Ferrari, nell’anno del Centenario, parteciperà alla NOTTE DEI SENZA DIMORA
Un’iniziativa per sensibilizzare la cittadinanza sul tema della povertà estrema e dell’emarginazione sociale. Un evento che denuncia, informa, condivide. Un appuntamento per sensibilizzare i cittadini e le istituzioni sul tema dell’emarginazione sociale delle persone senza dimora.
In Lombardia ci sono quasi 80mila nuovi poveri e 20mila sono a rischio (dati Caritas, 2021). Un dato impressionante che deve far riflettere. “La ‘locomotiva’ Milano si è fermata. Ma non si è spenta.
E mostra i primi timidi segnali di ripresa. Ma ripartire come prima non basta.
L’emergenza sanitaria e il post emergenza ha messo in crisi alcuni punti di forza del ‘modello Milano’ e ha portato alla luce una fascia sociale borderline di persone e famiglie che, prima, sopravvivevano ai confini della povertà, per non parlare dei veri e propri working poors», sottolinea Pasquale Seddio, Presidente dell’Opera Cardinal Ferrari. Milano viene da anni col vento in poppa, che ne hanno fatto il caso di successo italiano nel mondo.
La città dell’Expo e del post Expo, della finanza, della moda, degli eventi, del turismo internazionale. Ma anche della cultura, delle università, della sanità. The place to be. Locomotiva e modello. E finché la locomotiva tirava, anche i ‘quasi poveri’ e working
poors riuscivano a stare a galla. Ma ora che la pandemia ha costretto la locomotiva a frenare, in tanti sono finiti – o stanno finendo – sotto la soglia critica.
“La pandemia – continua Pasquale Seddio – ha disseminato “mine” sociali, economiche, relazionali. Ci attende un autunno difficile. E Milano ha bisogno di una politica per i più fragili e per i nuovi poveri. Oltre le classiche politiche sociali, serve creare lavoro, soprattutto, per i giovani”.
In cento anni di storia Opera Cardinal Ferrari non ha chiuso le sue porte nemmeno un giorno: tra molte complicazioni, riorganizzazioni e limitazioni, i Carissimi hanno sempre trovato operatori e più di duecento volontari pronti ad accoglierli. L’Opera però non è “solo” un centro diurno per senza dimora: studenti fuori sede, lavoratori precari, persone in cura presso gli ospedali di Milano e donne in grave difficoltà trovano la loro casa nella Residenza Trezzi, nella Domus Hospitalis e nel Padiglione dal Cielo Stellato, strutture che sono in grado di ospitarli con calore ed efficienza e che l’Opera mette loro a disposizione.
“Per contrastare la disuguaglianza e l’emarginazione è necessario creare legami forti tra le persone: non è semplice, considerando che proprio per le esperienze negative e le difficoltà vissute spesso i nostri ospiti sono persone particolarmente chiuse, restie ad aprirsi agli altri e ad accettare una realtà in cui protagonisti sono la solidarietà e l’aiuto disinteressato. Proprio abbattendo questo “muro” parte la costruzione di una rete che tutela e sorregge le persone che vivono in povertà. Normalmente le disuguaglianze generano emarginazione e sono l’antitesi dell’armonia. Al contrario, l’Opera Cardinal Ferrari da 100 anni offre la possibilità di recuperare la propria identità, di esprimere se stessi con una ritrovata dignità e di superare ogni tipo di difficoltà, psicologica ed economica, attraverso la concretezza e la dolcezza di chi si riconosce nella missione tracciata dal Cardinale”, conclude il Prof Pasquale Seddio, Presidente di Opera Cardinal Ferrari.