Nelle opere di Gabriele d’Annunzio i profumi sono parte rilevante della scrittura immaginifica: dai versi dell’Alcyone in cui la natura e le stagioni fanno continuo riferimento ai profumi, al Piacere, dove la passione amorosa si nutre della memoria olfattiva con il sublime ricordo innescato nella mente di Andrea Sperelli dal profumo lasciato sulla pelliccia dal corpo di Elena. Per finire con le lettere alle amanti e gli appunti privati dove il profumo è presente. Il Vate ha creato profumi e a lui sono state ispirate diverse fragranze.
Da qui la mostra “d’Annunzio e l’arte del profumo. Odorarius Mirabilis” ospitata dalla Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, dal 14 aprile al 27 gennaio 2019. Ideata da Paola Goretti che ha curato la parte letteraria, Maurizio Dallanese per la creatività grafica del profumo, Lisa Costantini al coordinamento del progetto, lo scenografo Pierluigi Pizzi per l’allestimento, la mostra ha avuto la collaborazione di diversi ‘nasi’ che hanno firmato le fragranze ispirate al Vate.