Durante il mese mariano due chiese di Milano, affascinanti e poco conosciute, ospitano congiuntamente Azzurro contemporaneo, un percorso d’arte composto da due installazioni dall’artista milanese Nadia Nespoli: Maria: il filo della devozione, posta all’interno della Chiesa di San Raffaele Arcangelo, e Segnaletica simbolica, collocata nei chiostri del Santuario di Santa Maria alla Fontana. «In entrambi gli interventi», sottolinea Margherita Zanoletti, curatrice dell’iniziativa, «il rifiuto della figurazione dà origine a una nuova riflessione immersa nella semplicità del colore azzurro, riferimento a Maria di Nazareth».
Maria: il filo della devozione
Il progetto di accogliere l’opera di Nadia Nespoli all’interno della chiesa di San Raffaele Arcangelo è stato realizzato nell’ambito del programma “Arte e fede” promosso da anni dall’Ufficio Beni Culturali col patrocinio della diocesi di Milano, a partire da un fatto particolare che forse non tutti sanno. Come spiega il rettore della chiesa, monsignor Domenico Sguaitamatti, «soprattutto nelle icone bizantine, capita di vedere la Madonna Annunciata non con un libro in mano, come nella tradizione occidentale, ma con un fuso, con fuso e conocchia, o semplicemente con una matassina di cotone». La filatura, infatti, non soltanto era un’attività comune alle donne ebraiche, ma porta in sé anche un profondo significato simbolico: nel suo atto di generare un filo, Maria salda le due nature (umana e divina) del Figlio che porta in grembo.
Rifacendosi a questo riferimento, Nadia Nespoli realizza appositamente Maria (2019), un’opera di fiber art dedicata alla madre di Gesù: un quadrato azzurro, intrecciato a mano all’uncinetto. La meditazione visiva, palindromica e astratta, proposta dall’artista si manifesta rievocando una tecnica popolare, antica e tipicamente femminile come l’uncinetto. Una tecnica umile e ripetitiva, che sollecita le dita come il rosario. Il filo di cotone azzurro, colore che richiama il velo di Maria, simboleggia il filo del tempo, il filo di un legame, e il filo dell’intima narrazione che cambia seguendo lo sguardo dell’osservatore.
A due passi dal Duomo e quasi soffocata dai palazzi attigui, la chiesa di San Raffaele Arcangelo (sec. XV-XVIII) fu consacrata da Carlo Borromeo nel 1582. Il progetto di costruzione è variamente attribuito all’architetto prediletto dell’arcivescovo Borromeo, Pellegrino Tibaldi, o all’architetto genovese Galeazzo Alessi, attivo in quel periodo a Palazzo Marino. Maria è collocata in una teca illuminata, davanti a uno degli altari laterali.
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Nadia Nespoli | Azzurro contemporaneo
5 – 31 ottobre 2019
Maria (2019), tela ad uncinetto su telaio
Chiesa di San Raffaele, via San Raffaele, 3 Milano
orari: lunedì – venerdì 9.30 – 18.30 | sabato 16.00 – 18.00
Segnaletica simbolica I, II e III (2015), tecnica mista su legno
Chiesa di Santa Maria alla Fontana – Piazza Santa Maria alla Fontana, 7 Milano
orari: lunedì-domenica 9.30 – 12.00, 14-30 – 17.30
Ingresso libero