Oltre 80.000 presenze per il grande spettacolo di luci ai Giardini Estensi di Varese.

Natale da tutto esaurito per lo spettacolo di luce ai Giardini Estensi. Ogni sera della scorsa settimana, con il pienone tra venerdì 23 e Santo Stefano, il flusso di visitatori al parco di Palazzo Estense è stato continuo.
Una stima indica che dal primo giorno di apertura siano già oltre 80 mila le persone che hanno voluto ammirare “Il Giardino dell’Incanto” realizzato da Studio Festi, tra luci, musica e videoproiezioni.

La luce nella quale entri non la paragoni a quella del sole o a quella di una lampada sul comodino: È ‘altro’, è nuova, è innanzitutto meraviglia, scuote i sentimenti, pone in una situazione di attenzione, di ascolto, di ricerca di una spiegazione, di una risposta. Così Valerio Festi nel raccontare il suo progetto di Luce per le festività natalizie a Varese. Siamo stati chiamati a realizzare un allestimento, una ‘trasformazione’ di un luogo amato dai cittadini e lo abbiamo fatto facendo il nostro mestiere che è costruire spazi per le feste. Nei Giardini estensi, dove si è disegnata una natura architettata, ho voluto costruire un susseguirsi di arcate di luce che componessero una navata in cui l’aria fosse densa di leggerissima luce, in cui i cittadini fossero immersi e quasi un poco sollevati da terra. La festa appartiene ad ognuna delle persone che vi partecipano in maniera diversa e unica, che poi la racconterà ad altri, parenti o amici, con parole ed espressioni ‘ sue ‘, proprie.

Siamo molto soddisfatti dei risultati che sta ottenendo lo spettacolo ai Giardini Estensi – afferma la vice sindaca Ivana Perusinma più in generale di come si stia vivendo tutto il periodo che ci ha portato al giorno Natale. Nelle ultime tre sere il parco di Palazzo Estense è stato davvero meta di migliaia di famiglie e persone che anche solo per una passeggiata hanno voluto ammirare lo spettacolo di luci ed assistere agli eventi organizzati. Dal primo giorno di inaugurazione abbiamo registrato davvero un grande interesse da parte di tutti.

Varese celebra la magia del Natale con un grande evento nel parco storico dei Giardini Estensi: Il Giardino dell’incanto è lo spettacolo di architetture di luce ideato e realizzato per la città dallo Studio Festi, la compagnia artistica internazionale fondata da Monica Maimone e Valerio Festi, che ha realizzato grandi installazioni in città come Houston, Kobe, Madrid, Mosca e Parigi. Sulla facciata di Palazzo Estense, inoltre, vengono proiettati i Racconti d’inverno, con le più belle storie scritte dai bambini e bambine delle scuole primarie varesine e illustrate da Marco Mac e Ahmed Malis, e dal video designer Davide Schinaia.

Lo spettacolo è visibile ogni giorno dal lunedì al giovedì dalle 17.30 alle 20.30, venerdì, sabato, domenica e festivi dalle 17.30 alle 22.30.

Le installazioni artistiche sono formate da legno sagomato e lampade a led di ultima generazione che consentono di ridurre a un terzo i consumi, con la massima attenzione per garantire il risparmio energetico: ci sarà una galleria per riprendere la navata delle antiche cattedrali, con frontone, quadri, sculture, fiori e tableaux di luce, disegnando inoltre prati e siepi, ricreando un giardino luminoso all’interno del parco e un allestimento scenografico unico.

“La nostra arte della luce cerca di avere un approccio globale all’illuminazione delle città, che ne rispetti storia e identità – racconta Valerio Festi – Attraverso percorsi di luce non solo valorizziamo monumenti ma portiamo in evidenza luoghi, spazi, skyline, quartieri, altre identità e attività urbane. Insomma, si evidenziano e si raccontano storie differenti. Ecco che l’illuminazione diventa allora Racconto. La luce diventa una forma d’arte e un nuovo segno, un potente strumento di festa, e al contempo un linguaggio universale. Crediamo sia importante leggere e riflettere circa alcune modifiche delle abitudini sociali: abbiamo assistito a delle stagioni turistiche straordinarie per le quali milioni di persone si sono impegnate e hanno impegnato i loro denari per cercare una propria libertà allontanandosi dal quotidiano, invaso dalle notizie tragiche; ci aspettiamo, per la festa più importante dell’anno altrettanta ricerca della comunità, della cittadinanza, dell’altro e degli altri. Il Natale è il Solstizio d’Inverno: finalmente le notti smettono di allungarsi e sono le giornate che cominciano a dar maggior luce, e su ciò contiamo noi, uomini, e con noi la natura tutta: il ritorno della vita, del calore, della luce. E bene fa l’amministrazione comunale di Varese a impegnarsi per celebrare, per costruire lo spazio in cui i cittadini e gli ospiti possano trovare quella bellezza pensata per accogliere e regalare il tempo della festa”

Il Giardino dell’incanto

L’allestimento ideato dallo Studio Festi per il Natale 2022 di Varese è ispirato alle grandi scenografie festive del XVIII secolo tipiche dei giardini delle principali corti europee. E grazie a queste grandi architetture di luce, composte da legno sagomato e lampade a led di ultima generazione con la massima attenzione al risparmio energetico, Valerio Festi disegna prati e siepi, un vero e proprio “giardino luminoso” dentro il giardino di verde dei Giardini Estensi. Le architetture di luce, che sono il prodotto della migliore tradizione artigianale italiana, sono state ideate, studiate e realizzate dallo Studio Festi proprio nel laboratorio che ha sede a Varese.

Le installazioni luminose sono ispirate dal ‘Magnifico Apparato’ costruito dai Duchi estensi a Modena, in occasione delle nozze di Francesco d’Este e Lucrezia Barberini. Di questi festeggiamenti non sono noti documenti visivi; la loro descrizione è tramandata nel volumetto di Girolamo Graziani (1604-1675), Consigliere e Segretario ducale nonché poeta di corte, chiamato “Descrizione delle Allegrezze fatte dalla città di Modena per le nozze del Serenissimo Padrone e della Serenissima Principessa Lucrezia Barberini”.

In quell’occasione fu costruito quello che si chiamava “Magnifico Apparato”: un’illuminazione, composta da lumini e fiaccole, che consisteva in una galleria prospettica luminosa, con ricadute di luce sulle aiuole dei Giardini Estensi, che conduceva alla fontana finale, nella quale furono attivati giochi d’acqua: fontana che era circondata da una spalliera di luce.

Considerando che tutti i Giardini Estensi sono stati creati con impronta assolutamente identica, lo Studio Festi ha immaginato che questo ‘Magnifico Apparato’ potesse essere replicato ai Giardini Estensi di Varese, con le loro perfette simmetrie, a ricordare la genesi del Giardino degli Incanti. Le tecniche contemporanee permettono di custodire questa installazione (che nel 1654 durò un solo giorno) per tutto il periodo del Natale. Ad esso si contrappongono i ‘Racconti d’Inverno’, proiettati sulle facciate del Palazzo, creando un ponte ideale tra il passato estense e il futuro, pensato dai bambini.

I “Racconti d’Inverno”. I bambini e le bambine delle scuole della città sono protagonisti del Natale

Il Natale è la festa delle famiglie per eccellenza, e i bambini ne sono protagonisti privilegiati. Per questo sono stati coinvolti in modo attivo in un evento a loro dedicato, attraverso uno spazio per raccontarsi. Il tema è stato la tutela del pianeta: attraverso un concorso dedicato, i giovanissimi alunni delle primarie varesine sono stati invitati a realizzare un racconto incentrato sul dono per l’ambiente e la sua salvaguardia.

I racconti sono stati poi sottoposti a una giuria composta da poeti, scrittori, professionisti di teatro, operatori della scuola. Gli elaborati selezionati saranno poi illustrati dagli artisti Marco Mac e Ahmed Malis. Infine, il video designer Davide Schinaia monterà tutte le immagini in un racconto animato che verrà proiettato sulle facciate di Palazzo Estense ogni sera durante le festività natalizie.

Studio Festi

Valerio Festi ha maturato la sua passione per il teatro a cielo aperto nelle biblioteche dove si conservano le memorie delle feste rinascimentali e delle macchinerie teatrali barocche. Nel 1977 si è laureato a Bologna con una tesi sulle feste delle città e lo spazio della festa diventa la cornice delle sue sperimentazioni e il terreno di una quotidiana pratica di spettacolo. Fonda lo Studio Festi, nasce la collaborazione con Monica Maimone e la sua sapienza drammaturgica. È un legame di vita che dura tuttora. Il lavoro di Valerio Festi, ispirato alla tradizione Rinascimentale e Barocca, rivela ed esalta lo spirito segreto delle città attraverso la finzione spettacolare. Lo splendore effimero della festa, denso di rimandi storici e culturali, diventa un dispositivo inedito di comunicazione. Celebrazioni, ricorrenze, commemorazioni, inaugurazioni, compimenti si mostrano per quello che più profondamente significano: catalizzatori dell’immaginario collettivo, forma travolgente di democrazia della bellezza, veicoli di significato efficaci, coinvolgenti, originali e memorabili. C’è il tempo quotidiano e poi arriva il tempo della festa. Nella festa si disegna il mondo come vorremmo che fosse e Valerio Festi ridisegna lo spazio urbano come potrebbe essere.

Marco Mac nasce nel 1974 a Varese. Incontra giovanissimo lo Studio Festi, col quale collabora ormai da molti anni. Non solo ‘illustra’: realizza bozzetti e comunicazione grafica e visiva degli eventi che Studio Festi realizza in tutto il mondo. Importantissimi i suoi moodboard per Tokyo, che vengono presentati anche alla Corte imperiale. Si dedica intanto alla sua passione per “L’altromondo”, fatto di creature androgine e paesaggi del futuro.

Ahmed Malis nasce a Milano nel 1996, di origine egiziana da parte di entrambi i genitori. Cresciuto nelle case popolari della periferia milanese, ha da sempre una forte passione per il disegno. Sviluppa il suo incredibile talento nel disegno iperrealistico completamente da autodidatta. Dopo il diploma al liceo scientifico, riesce a ottenere una borsa di studio totale per iscriversi alla NABA (Nuova Accademia di Belle Arti) di Milano, dove si laurea a pieni voti nel 2020.

Davide Schinaia è regista teatrale con esperienza pluriennale in produzioni di prosa, site-specific, teatro musicale, opera. Nell’ambito delle arti sceniche dopo aver collaborato alla fondazione di Città Teatro (Riccione) nel 2012, ha sperimentato l’uso di tecnologie innovative, realizzando personalmente videografie interattive complesse. Ha realizzato una ricerca antropologica approfondita di prossima pubblicazione sul Rāmlīlā, una forma di teatro rituale popolare indiano.