Oggi si è svolta la conferenza stampa della XXII Triennale di Milano dal titolo Broken Nature: Design Takes on Human Survival, a cura di Paola Antonelli.
Dipartimento Ricerca e Sviluppo al Museum of Modern Art di New York.
dell’architettura, ma anche a tutti i cittadini che nei prossimi mesi verranno a vistarla.”
Bernie Krause e United Visual Artists su iniziativa della Fondation Cartier pour l’art contemporain, nella mostra speciale La Nazione delle Piante, curata da Stefano Mancuso.
La mostra tematica è composta da quattro lavori appositamente commissionati a designer internazionali. Le opere commissionate sono state affidate a Forma fantasma (Andrea Trimarchi e Simone Farresin),a Neri Oxman e al suo gruppo di ricerca Mediated Matter Group del MIT Media Lab, a Sigil Collective (Khaled Malas, Salim Al-Kadi, AlfredTarazi e Jana Traboulsi), collettivo con base a Beirut e a New York, e ad Accurat, società di ricerca e innovazione nel campo del data-driven design, con sedi a Milano e New York (progetto condotto da Giorgia Lupie Gabriele Rossi). Questi progetti propongono approcci creativi che mirano a correggere il corso autodistruttivo dell’umanità ma anche a pensare in maniera diversa alla nostra relazione con l’ambiente e con tutte le specie presenti sul pianeta, inclusi gli esseri umani. In diversi casi, i lavori realizzati sono la continuazione di un corpo di opere iniziato in precedenza e vogliono incoraggiare i designer a considerare la lor pratica come un’attività a lungo termine. Oltre alle opere commissionate, la mostra tematica comprende una selezione di un centinaio di progetti degli ultimi tre decenni, esempidi design, architettura e arte ricostituente provenienti da tutto il mondo. Tra di essi, Broken Nature ospita installazioni e oggetti nuovi – come Reliquaries di Paola Bay e Armando Bruno, Nuka-doko di Dominique Chen e Whale Song di Google Brain – accanto a pietre miliari comel ’Hippo Roller di Pettie Petzer e Johan Jonker, il progetto residenzialeQuinta Monroy di Elemental, le 100 sedie in 100 giorni di Martino Gamper, ed Eyewriter low-cost di Zach Lieberman (e altri), un sistema open source di tracciamento oculare. Questi progetti, che hanno svolto un ruolo essenziale nella storia e nell’avanzamento del design, hanno esercitato in alcuni casi un impatto memorabile sulla società e sul modo in cui gli esseri umani interagiscono con il mondo che li circonda. Includendo questi progetti in uno stesso dialogo e in un unico spazio, la mostra vuole svelare il potenziale del design come catalizzatore dicambiamenti sociali e comportamentali .La mostra tematica presenta inoltre l’installazione The Great AnimalOrchestra, commissionata dalla Fondation Cartier pour l’art contemporain di Parigi e creata dal musicista ed esperto di bioacustica Bernie Krause e dal collettivo inglese United Visual Artists (UVA) in occasione della omonima mostra presentata nel 2016. The Great Animal Orchestra offre un’immersione nel cuore dei suoni della natura,proponendo una riflessione visiva e sonora sulla necessità di preservare la bellezza del mondo animale. La mostra tematica è affiancata da 22 Partecipazioni Internazionali,promosse da istituzioni e atenei considerati eccellenze internazionali,nonché da numerosi Governi. Le Partecipazioni Internazionali offrono una proposta diversificata in termini di temi, prospettive, contesti e provenienze, che dà conto della complessità e delle differenti tradizioni culturali.
Un padiglione speciale è quello della città di Milano, che inaugura la nuova sede dell’Urban Center all’ingresso del Palazzo dell’Arte con la mostra Milano 2030. La XXII Triennale di Milano include inoltre la mostra La Nazione delle Piante, curata dal Professore Stefano Mancuso, che parte dall’assunto che l’umanità, per evitare un futuro catastrofico, debba guardare alle piante in un modo nuovo, usandole non solo per quello che hanno da offrire, ma per quello che possono insegnarci. Le piante esistono sulla Terra da molto più tempo dell’uomo, si sono meglio adattate, e probabilmente sopravvivranno alla nostra specie. La Nazione delle Piante svela la propria natura attraverso un immaginario spettacolare e affascinante, un percorso di apprendimento attraverso un’esperienza immersiva e contenuti multimediali. La Triennale di Milano annuncia i Bee Awards, assegnati da una giuria internazionale. Tre progetti tra quelli delle partecipazioni internazionali verranno selezionati sulla base dell’accuratezza della loro interpretazione del tema e della qualità e rilevanza delle idee proposte.
I tre premi – Golden Bee, Black Bee e Wax Bee – sono stati realizzati datre artisti italiani: Chiara Vigo, Olì Bonzanigo e Bona Calvi. I vincitori deipremi verranno annunciati durante la cerimonia d’inaugurazione dellaXXII Triennale, il 28 febbraio 2019.
Broken Nature è un progetto che, nelle intenzioni del team curatoriale,va al di là di quanto esposto al Palazzo dell’Arte e comprende anche:
• una piattaforma digitale (brokennature.org), lanciata un annoprima dell’apertura e che proseguirà per tutto il corso dellamanifestazione e che mette in luce il processo curatoriale e locondivide con un ampio pubblico
• un public program e una serie di simposi;
• un catalogo, edito dalla Triennale di Milano in partnership con Electa, in italiano e in inglese con saggi di scienziati, ricercatori,designer e critici, e una sezione dedicata alle Partecipazioni Internazionali. Sulla piattaforma brokennature.org vengono pubblicati regolarmente aggiornamenti che continueranno per tutta la durata dell’esposizione.
Informazioni
XXII Triennale di Milano
Broken Nature: Design Takes on Human Survival
A cura di Paola Antonelli
1° marzo – 1° settembre 2019
Catalogo: La Triennale di Milano in partnership con Electa
Biglietti: 18 euro (intero) / 14 euro (ridotto)
Triennale Milano
viale Alemagna 6
20121 Milano
T. +39 02 724341
www.triennale.org
www.brokennature.org
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