di Viviana Bazzani
Un festival da “brividi” come canterebbero Blanco e Mahmood e, sinceramente, non saprei quale altro termine usare per descrivere la rinascita di un paese attraverso la bella musica italiana. Quest’anno il Festival di Sanremo emanava profumi di ritorno alla normalità. Vicoli, strade e piazze della città sanremese, cantavano in un gemellaggio di sapori gastronomici amalgamati da note musicali.
Bravi, bravi bravi tutti… per chi ha reso incredibile un Sanremo dagli ascolti pazzeschi, per la scelta dei brani interpretati da un cast di cantanti che hanno scritto la storia della musica e da quelli giovani pronti a scrivere le musicalità future.
Gianni Morandi, Massimo Ranieri, Iva Zanicchi e Donatella Rettore hanno, con i loro brani, messo in ombra artisti giovani come Ana Mena, Tananai e Giovanni Truppi.
Le provocazioni di Achille Lauro non hanno decentrato l’attenzione sulla gara canora e questo, lo si deve 7gold alla bravura della Dirigenza Rai e di Amadeus nel zizzagare polemiche superflue e inutili.
La parola d’ordine era #lamusicalasolaprotagonista.
Le discussioni tra Donatella Rettore e la sua collega ” un dito nella piaga” per causa di un Outfit più intrigante rispetto alla signora splendido splendente sono state soffocate grazie alla loro costumista pronta a modificare i loro look dando una giusta eguaglianza nel loro apparire.
Fiorello una garanzia, Checco Zalone bravo ma con qualche sbavatura, le coconduttrici belle anche se la Drusilla, con la sua intelligente ironia, ha fatto la differenza.
Oggi, siamo certi che a molti ascoltatori non ha interessato chi sia stato il vincitore di questo festival targato 2022 perché, le classifiche, hanno dimostrato, in anni passati che gli ultimi della kermesse diventavano i primi nelle hit parade, un nome tra i tanti….. Vasco Rossi con la sua “vita spericolata”.
La musica non ha classifiche, la musica ha colori, armonie, sogni, emozioni e tanti “brividi”…..sia ben chiaro!!!