Tutela per la biodiversità marina, seminario di Planet Life Economy Foundation, giovedì 24 Spazio Altavia Italia.

I mari e gli oceani, per la loro estensione, hanno sempre rappresentato nell’immaginario collettivo delle risorse praticamente illimitate ed un ambiente imperturbabile, ma questa prospettiva si è ormai ribaltata ed è sempre più evidente la fragilità degli ecosistemi marini di fronte agli impatti delle attività umane.

Preservare la salute degli oceani e l’integrità delle risorse ittiche è una sfida urgente ma anche ardua, a cui l’agenda ONU 2030 dedica un obiettivo specifico, l’SDG 14, in cui antepone il termine “conservare” rispetto ad “utilizzare” appunto per sottolineare l’urgenza della conservazione degli ambienti naturali. La pesca eccessiva compromette le capacità riproduttive delle popolazioni ittiche con un impatto negativo sugli ecosistemi acquatici ma anche sull’attività stessa di pesca, diminuendo le rese ed aumentandone i costi; le attrezzature di pesca sempre più efficienti ed estese determinano un decremento, a causa delle catture accidentali, anche di popolazioni non oggetto di pesca come delfini e tartarughe marine; l’inquinamento dei mari è un problema che sembra non avere soluzione, esso non è solo quello macroscopico delle isole di plastica o degli sversamenti di idrocarburi, ma anche quello più invisibile delle sostanze chimiche che bio-accumulano lungo le catene alimentari, come i contaminanti organici persistenti o il mercurio o quello, ancora oggi poco conosciuto, delle microplastiche.

Le sfide di oggi possono apparire colossali ma lo sono anche le capacità umane nel campo dell’innovazione e della regolamentazione internazionale. Lo dimostrano il Protocollo di Montreal del 1987 per la protezione dello strato di ozono o la moratoria sull’uccisione delle balene del 1982, che ha permesso la ripresa di molte popolazioni. Serve uno sforzo enorme per realizzare la sostenibilità come richiesto dall’agenda ONU 2030.

L’acquacultura è la risposta alternativa alla sempre crescente domanda di prodotti ittici: permette di preservare le risorse naturali da uno sfruttamento eccessivo, ma ha bisogno di essere ottimizzata e regolamentata per poterla definire effettivamente sostenibile. E’ in questo campo che si incrociano il mondo delle imprese con quello della ricerca scientifica per affrontare in modo sempre più consapevole le sfide che ci attendono.

programma_24 novembre

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