Complice la prima estate post emergenza Covid-19, anche l’aperitivo si rinnova e cambia forma. Banditi i buffet e piatti dozzinali di stile anglosassone che negli ultimi anni andavano per la maggiore a discapito di distanziamento e qualità, ritorna in auge l’aperitivo italiano. Un rito nato alla fine del 1700 a Torino e poi diffusosi in tutte le principali città italiane. Il vero aperitivo italiano è una pausa di piacere da concedersi a fine lavoro, ma anche poco prima di pranzo, a base di stuzzichini e portate, tradizionali e sfiziose, di prima qualità, accompagnate da un buon drink o un bicchiere di vino.
Sempre fedele a questa filosofia, la Pasticceria Clivati 1969 di Milano rilancia, in questi giorni, la sua idea di aperitivo italiano, con l’apertura di un nuovo dehors e la presentazione del nuovo cocktail “Americano in blues”, dedicato al 40° anniversario dell’uscita del film The Blues Brothers, per non dimenticare, anche, la vocazione internazionale della città di Milano.
L’inedita ricetta dell’“Americano in blues” è realizzata con la base classica di bitter Campari e Vermouth Rosso, a cui si aggiungono il gusto fresco di un liquore al mango e zenzero pestato, mentre la soda è aromatizzata all’arancia, un diretto richiamo all’Orange Whip, cocktail citato in una delle più celebri scene del film. Ma le citazioni non finiscono qui, infatti il cocktail è servito con un paio di occhiali da sole (omaggio per i clienti), accessorio iconico dei due fratelli protagonisti della pellicola, interpretati da John Belushi e Dan Aykroyd.
Ad accompagnare il nuovo cocktail ci saranno pasticcini salati ispirati alla tradizione culinaria italiana, alcuni esempi: Bignè carbonara, Cannoncino cacio e pepe, Muffin al nero seppia, Babà in saor, Maritozzo alla caponata, Cannolo alla milanese e tanti altri. E per i palati più esigenti, Clivati 1969 mette a disposizione una lista di 40 etichette di vermouth italiani per comporre i più svariati cocktail. Il tutto in un’atmosfera raffinata che vuole garantire l’ingrediente più importante del vero aperitivo all’italiana: il piacere di una pausa.