Cantina Orsogna 1964, presenta alcuni dei suoi vini divenuti “bandiere dell’ecosostenibilità”, all’ottava edizione di Bottiglie Aperte, la wine business experience in scena al Superstudio Più a Milano il 6 e 7 ottobre dedicata agli operatori del settore e agli appassionati più esigenti.
La storica realtà abruzzese racconterà “i Percorsi di Cantina Orsogna 1964”:le scelte – in un crescendo di armonia tra vini, persone e natura – interpretate per l’occasione dalle linee Vola Volé, Lunaria e ZeroPuro. A Milano, dove nella settimana del 6 ottobre si dà appuntamento tutto il meglio della viticoltura nazionale, la Cantina presenta i vini biologici, tra i primi ad essere certificati per la biodiversità in Abruzzo (con il marchio Vola Volé).I suoi viticoltori sono consapevoli che un ambiente più ricco di biodiversità è un ambiente più sano, che offre prodotti di qualità, dotati di proprietà organolettiche migliori. I vini sono l’esatta firma di questo territorio: vigneti posizionati ad altezze spesso al confine con la neve, una natura integra, espressa nelle scelte produttive di uomini e donne di pazienza e coraggio che privilegiano l’ascolto del vento e i ritmi lenti della natura.
Con un iter molto impegnativo, iniziato nel 2013, Cantina Orsogna 1964 – che è una delle più grandi realtà di produzione di uva biologica in Italia, con oltre l’85% dei vigneti certificati biologici, convertiti per il 35% in biodinamici certificati Demeter – è arrivata a bandire l’uso delle plastiche, eliminando le capsule sulle bottiglie di tutti i vini delle linee biologiche e biodinamiche, confermando il grande rispetto nei confronti del pianeta. Tante le iniziative a fianco d’importanti enti nazionali e internazionali in campagne che promuovono il rispetto e la difesa dell’ ambiente.
Cantina Orsogna 1964 vanta anche il primato per la produzione di vino biologico con utilizzo per le fermentazioni di lieviti selezionati dai pollini, provenienti da alveari sistemati in prossimità di piante del territorio. L’ape raccoglie il nettare dei fiori e, per conservarlo, utilizza fermenti lattici e lieviti, pratica vecchia di un milione di anni. Da questo polline sono selezionati i lieviti per la fermentazione dei vini Vola Volé: Montepulciano, Pecorino, Trebbiano d’Abruzzo, Passerina, Cococciola e Cerasuolo, tutti con etichette che “raccontano” la danza delle api quando “scelgono” il fiore da cui cogliere il nettare.
Durante la due giorni di Bottiglie Aperte si potranno degustareanche i nuovi Spumanti Ancestrali della linea Lunaria– da uve biodinamiche. Primoproduttore in Abruzzo di questa particolare tipologia di spumante – con fondo di fermentazione spontanea, senza aggiunta di solfiti – nelle varietà Malvasia, Pecorino e Pinot Grigio. Il metodo Ancestrale può essere definito come il “padre fondatore delle bollicine”, usato fin dall’antichità, non prevede la sboccatura e rende così i vini più torbidi, con sentori olfattivi di crosta di pane più accentuati dovuti a una maggiore presenza di lieviti. I vini biodinamici con certificazione Demeter di Lunaria sono un mix armonico d’eccellenza e forte personalità. Pecorino, Pinot Grigio, Malvasia, Montepulciano, ognuno originale nelle sue sfumature. Nelle proposte a marchio Lunaria si sceglie di applicare l’agricoltura biodinamica, un metodo alla continua ricerca di processi e tecniche innovative nel rispetto assoluto non solo del territorio e delle sue leggi, ma anche dell’agricoltore come custode dei suoi segreti.
Occhi puntati anche sui vini naturali non filtrati ZeroPuro, biodinamici certificati Bio e Demeter, con solo solfiti naturali e fermentazione spontanea, che si sono di recente aggiudicati la medaglia d’argento (attribuita al Montepulciano D’Abruzzo Mineraliae) al Gran Premio Internazionale del Vino MUNDUS VINI 2019, in Germania. Nel mosto non vi è traccia di anidride solforosa aggiunta, pertanto i lieviti possono lavorare in condizioni ottimali al fine di trasformare il mosto in vino. Le diverse specie di lievito naturalmente presenti nel vino conferiscono complessità e qualità straordinarie. Le etichette ZeroPuro sono 100% Tree Free (nessun albero viene abbattuto nel processo) e progettate in modo da vestire con originalità la bottiglia e allo stesso tempo favorirne la separazione in un’ottica di riciclo, per questo hanno ricevuto prestigiosi riconoscimenti internazionali.
La Cantina Orsogna 1964 ha di sicuro l’obiettivo di distinguersi puntando sulla sostenibilità per l’ambiente, che prende forma in molteplici progetti. L’appuntamento a Bottiglie Aperte, il 6 e 7 ottobre a Milano, consentirà di scoprire proprio l’intensità di questi vini, della terra in cui nascono e degli uomini che la lavorano.