Il cioccolato fa bene? Ecco gli effetti sulla salute

Anche gli alimenti golosi possono fare bene alla salute: è il caso del cioccolato, quello fondente, che contribuisce sia al benessere del nostro cuore e del nostro sistema immunitario, sia a mantenere alto il tono dell’umore.

In Italia, per tradizione, il cioccolato è consumato soprattutto nel periodo della Pasqua, proprio nella stagione durante la quale, complice il cambio di stagione e il passaggio all’ora legale, il nostro umore può essere messo particolarmente a dura prova. Ma non solo. Ogni momento è buono per un quadrato di cioccolato da gustare nella pausa caffè oppure come merenda.

Ma quali sono i benefici del cioccolato? Ne parliamo con la dottoressa Elisabetta Macorsini, biologa nutrizionista di Humanitas Mater Domini e dei Centri Medici Humanitas Medical Care.

Umore, flora batterica e sistema immunitario: i benefici del cioccolato

Il consumo di cioccolato può aiutare a ridurre il rischio di depressione. Questo effetto è dovuto principalmente alla presenza di un aminoacido, il triptofano, precursore della serotonina, ormone della felicità e del buon umore. Il beneficio del triptofano è rafforzato anche dalla teobromina, un’altra sostanza dall’effetto energizzante e dalla bontà dell’alimento che gratifica il palato ed è quindi appagante.
Per tutte queste sue proprietà, e anche perché  migliora la pressione arteriosa e contribuisce a ridurre il rischio di infarto e ictus, il cioccolato viene suggerito anche in alcune diete dimagranti.

Gli studi sugli effetti benefici del cioccolato sul tono dell’umore sono davvero molti. Uno tra tanti, quello condotto su un campione di 13mila persone, alcuni anni fa da University College di Londra in collaborazione con University of Calgary e Alberta Health Services in Canada. Lo studio  ha  dimostrato come i benefici del cioccolato fondente (85%) sull’umore siano legati soprattutto alla sua azione di miglioramento del microbiota intestinale (per la crescita di batteri “buoni”). Perchè? Esiste un legame tra flora batterica disequilibrata e fenomeni di depressione confermato da molti studi. Quindi, migliorando il microbiota intestinale è possibile, nel tempo, migliorare anche l’umore attraverso una dieta a base prevalentemente vegetale ricca di frutta e verdura, cereali integrali, legumi, frutta secca, un buon consumo di pesce, yogurt, kefir e consumi limitati di carne e formaggi. Quindi, una quantità di 30g di cioccolato al giorno, due o tre volte alla settimana può aiutare a sorridere di più (è importante ricordare che apporta 150 kcal dunque occorre integrarlo nella dieta in modo equilibrato). Non solo, nel cioccolato fondente, sono presenti una serie di antiossidanti (dai flavonoidi alla teobromina) che possono aiutare a proteggere i vasi sanguigni. Il cioccolato contribuisce anche alla diminuzione della pressione arteriosa e a contenere i danni ossidativi causati dal colesterolo alto.

Quanto cioccolato mangiare?

Attenzione però anche ad alcune controindicazioni.
La presenza di sostanze eccitanti nel cioccolato può favorire irrequietezza e, se assunto prima di dormire, portare a degli stati di insonnia. Per questo motivo è sempre bene consumare il cioccolato lontano dal momento del riposo notturno. Inoltre, come tutti i dolci, se si assume in quantità eccessiva può condurre a una dipendenza da zuccheri e comportare un apporto calorico eccessivo rispetto al fabbisogno energetico giornaliero.

La quantità adeguata di cioccolato fondente che è consigliato assumere, dunque, non dovrebbe superare i 30-40 grammi due o tre volte alla settimana. Questa indicazione può variare in base alle condizioni di salute della persona; è opportuno, quindi, consultare un nutrizionista.

(a cura di Humanitas Mater Domini)