Considerando che la nostra salute, i cambiamenti climatici e le diseguaglianze nel mondo dipendono da come mangiamo, è evidente che la connessione tra sostenibilità e alimentazione sia sempre più stretta.
Quello della sostenibilità è infatti uno dei temi più attuali e discussi, che sta iniziando a essere associato sempre più alla questione dell’alimentazione. Queste due tematiche possono essere sintetizzate nel concetto di sostenibilità alimentare, ovvero un modello responsabile da seguire, comprendente una serie di indicazioni alimentari per salvaguardare l’ambiente e la salute delle persone.
Bio, autentici e tracciabili: i cibi del futuro
L’alimentazione del futuro si prospetta sempre più green e consapevole, considerando che le scelte dei consumatori seguiranno tre concetti chiave: genuinità, autenticità e sostenibilità.
Cinque saranno i trend da tenere d’occhio. Innanzitutto la sicurezza alimentare, che va dall’inflazione alla siccità, passando dall’aumento dei prezzi alla difficile reperibilità delle materie prime. La dieta mediterranea prenderà poi sempre più piede, sfruttando il suo essere sostenibile e a km 0, così come il cibo biologico e vegan. Un’attenzione particolare va riservata all’export e agli investimenti in tecnologia, che hanno portato l’Italia nella top 10 per numero di start up nel settore agritech a livello mondiale. Infine, la questione dell’autenticità e della tracciabilità, due valori fondamentali che stanno acquisendo sempre più importanza.
Professioni nel settore agroalimentare: i nuovi lavori
Nonostante costi di produzione più alti e clima sfavorevole, nel 2021 il settore agroalimentare italiano ha generato il 25% del PIL nazionale. Qualità eccellente, ottima collaborazione tra agricoltura e industria, ottima reputazione nei mercati esteri, tracciabilità e trasparenza sono solo alcuni dei punti di forza su cui può puntare il mercato agroalimentare italiano, che ha portato il nostro Paese a essere il primo in Europa per valore aggiunto nell’agricoltura, nonché il terzo per valore della produzione.
Un settore in evoluzione e in continua crescita, che grazie alla digital transformation e alla situazione post pandemica ha bisogno di sempre più personale e professionisti specializzati. Periti agrari, agronomi, botanici, ma anche agrichef e agri manager sono alcuni dei lavori più richiesti dalle aziende, che stanno investendo sempre più in queste nuove professioni.
Al contrario di quello che si possa pensare, diventare esperti in questo settore non è complicato. Si può iniziare conseguendo un titolo accademico attinente all’alimentazione: la facoltà di Scienze della Nutrizione, per esempio, è una delle più indicate, ed è possibile frequentare i corsi anche online. Questa facoltà appartiene alla classe di laurea in Scienze delle tecnologie agro-alimentari, ed è in grado di fornire tutte le conoscenze di base delle materie relative alla nutrizione, come chimica e biologia. Il resto del percorso formativo dipende molto dal ruolo che si vuole ricoprire in futuro: allo chef, per esempio, può servire un po’ di esperienza all’interno di ristoranti o hotel, a un agri manager, invece, una specializzazione in marketing.
La sostenibilità alimentare nella quotidianità
Abbiamo già parlato dell’importanza della sostenibilità alimentare, ma non abbiamo ancora visto come adottarla nella nostra quotidianità. Per un’alimentazione sostenibile è infatti necessario seguire alcune semplici regole, partendo dalla scelta di prodotti locali o a km 0, fino ad arrivare al rispetto della stagionalità dei cibi.
Ridurre il consumo di carne e aumentare quello dei legumi è un altro consiglio valido, così come la scelta di prodotti provenienti da una pesca sostenibile. Oltre a questo, anche evitare cibi preconfezionati o con troppi imballaggi è una buona norma, che unita all’uso di acqua del rubinetto e all’attenzione agli sprechi alimentari può cambiare e migliorare di gran lunga le nostre abitudini in cucina, con effetti benefici per l’ambiente e per noi stessi.