Si dice che gli italiani abbiano nel sanguela passione per il caffè, e così è sicuramente per i milanesi! La tradizione che li lega al caffè, infatti, è piuttosto antica e deve la sua nascita al vasto commercio che la città aveva con Venezia nel ‘600: fu proprio Milano una delle prime città italiane a poter scoprire ilgusto del caffè.
Ma come si è evoluta la storia del caffè a Milano?
Oggi i caffè sono luoghi perfetti per vedersi con gli amici, fermarsi per una pausa dal lavoro o per scaldarsi in inverno con una bevanda calda. Ma in passato, nelle vie milanesi le persone usavano sorseggiare il caffè all’aperto, dove veniva venduto in dei carretti e per questo chiamato, in milanese, il caffè del ginoeucc, probabilmente perché i carretti erano alti fino alle ginocchia.
È così che il popolo consumava caffè, non potendosi permettere di frequentare i caffè di lusso dell’alta società. La strada del caffè a Milano da questo puntoè ancora molto lunga ed è stata al centro dell’evoluzione della società milanese.
I salotti storici di Milano
Sebbene l’arrivo del caffè nella città sia avvenuto nel ‘600, è a partire dal 1700 che cominciano a comparire caffè intellettuali, in cui la borghesia trovò il posto ideale per discutere di tutto quello che accadeva in città, per studiare tesi sulla filosofia e per scambiare ogni sorta di opinione. Staccandosi dai caffè di lusso aristocratici e dagli ambienti più popolani delle osterie, i borghesi illuministi incentravano la loro circolazione democratica del sapere attorno al consumo di caffè, ritrovandosi abitualmente per parlare dei maggiori argomenti del momento, come i valori della ragione e lo spirito critico della società.
La cultura del ritrovo davanti a una tazzina di caffè portò la borghesia milanese a riunirsi in degli accoglienti salotti con divanetti e tavolini. La concezione della nostra pausa caffè di oggi cominciò a diffondersi nei locali di Milano alla fine dell’800, dove borghesi e aristocratici si riunivano per sorseggiare insieme del caffè e parlare del più e del meno, per trascorrere il tempo e distinguersi dalla classe operaia, che invece beveva caffè ancora agli angoli delle strade, per il puro bisogno di scaldarsi in inverno.
È così che il consumo di caffè è diventato protagonista nella storia di Milano, con la borghesia che l’ha trasformato da semplice bevanda calda e con proprietà rigenerative a una condivisione con altre persone per discutere di temi importanti o per passare il proprio tempo in compagnia.
Milano oggi: dal caffè di quartiere a capitale del caffè
Grazie a questo diffondersi continuo del consumo di caffè sia nelle strade che nei salotti di lusso, con il tempo sono arrivate torrefazioni e grandi gruppi internazionali ad affiancare le caffetterie più storiche di Milano, che oggi può considerarsi una città apprezzatissima anche per la moda del bancone del bar. Quello che la città ha ereditato dalla sua storia è il “gusto di quartiere”, con ogni zona che si identifica per le sue caffetterie dove rilassarsi e trovare compagnia. Questa passione storica per il caffè ha portato Milano a ospitare il Campionato Mondiale di Caffè nel 2022, richiamando migliaia di specialisti del settore e regalando prestigio alla città.