Too Good To Go, in occasione della Giornata Internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite Alimentari del 29 settembre, ha lanciato una campagna volta a sensibilizzare e far riflettere sul “vero costo del cibo”. L’attenzione su questo messaggio è quanto mai fondamentale proprio nei giorni in cui Milano ospita la Pre-COP26 e in seguito a importanti campanelli d’allarme, come quello dettato quest’estate dalla pubblicazione dell’ultimo rapporto sui cambiamenti climatici da parte dell’IPCC (Intergovernmental Panel on Climate Change). Oltre a una campagna di comunicazione diffusa, Too Good To Go ha collaborato con Rob de Matt e con l’artista emergente Elena Zecchin per realizzare un’opera di street art grazie a una speciale pittura depurativa, un murale “amico” dell’ambiente su una superficie messa a disposizione proprio dall’associazione di promozione sociale, in via Annibale Butti 18. Il murale, di 22 mq, eliminerà lo smog di circa 4,7 auto benzina euro 6 al giorno, così come farebbe l’equivalente area di una foresta. Inoltre, nel primo mese di vita, assorbirà 951,2 g di CO2 dall’atmosfera. Il locale e associazione di promozione sociale, sarà anche destinatario di donazioni di generi alimentari, che verranno utilizzati nei progetti a favore delle fasce di popolazione più in difficoltà.
Alla tavola rotonda, sono intervenuti Francesco Purpura, referente progetti sociali Rob de Matt; Eugenio Sapora, Country Manager Italia Too Good To Go; Gabriele Rabaiotti, Assessore Politiche Sociali ed Abitative del Comune di Milano; Jacopo Tondelli, Direttore Responsabile de Gli Stati Generali.
FRANCESCO PURPURA:
Rob de Matt è un ente di promozione sociale che nasce col fine di portare avanti attraverso la ristorazione progetti di reinserimento sociale e professionale per persone con fragilità. Questo si concretizza soprattutto in corsi di formazione in cucina per persone con disagi psichici, oppure persone soggette a limitazioni della libertà personale o in stato di detenzione. In quattro anni, attraverso 60 tirocini risocializzanti e professionalizzanti, abbiamo fornito un’occasione di rinascita a soggetti provenienti da situazioni molto eterogenee tra loro. Oltre a questo Rob de Matt realizza progetti rivolti allo sviluppo di un senso di comunità nel territorio, come il Progetto QuBì, indirizzato al contrasto alla povertà minorile, con un focus sul sostegno alimentare.
EUGENIO SAPORA:
L’impegno di Too Good To Go in occasione della seconda giornata Internazionale della Consapevolezza sugli Sprechi e le Perdite Alimentari ha avuto un focus specifico sulla relazione tra sprechi alimentari e cambiamento climatico. Sprecare cibo è un peccato non solo per quello che rappresenta come gesto, ma anche e soprattutto per lo sperpero delle risorse ad esso associate: produzione, distribuzione e tutto ciò che ne comporta hanno un impatto ambientale che ora più che mai dobbiamo considerare.
GABRIELE RABAIOTTI:
L’Assessorato alle Politiche Abitative e Sociali del Comune di Milano negli ultimi anni ha dedicato largo spazio alle tematiche sociali e culturali connesse agli sprechi alimentari. Un tema che è diventato ancora più centrale nell’ultimo anno e mezzo di pandemia, in cui è cresciuto esponenzialmente l’operato degli Hub Alimentari promossi dalla Food Policy con l’obiettivo di ridurre lo spreco di cibo e innovare le modalità di recupero degli alimenti da destinare agli indigenti, con un’ottica di azione nei quartieri. Inoltre, è stato creato il centralino Milano Aiuta, finalizzato al sostegno e al potenziamento di servizi di prossimità per garantire, con tempestività ed efficacia, attività di ascolto, assistenza e sostegno alimentare a favore di persone e famiglie fragili. Grazie all’iniziativa è stato fornito un sostegno concreto ad oltre 21.000 famiglie, circa l’8% di tutte quelle presenti nel territorio milanese.
JACOPO TONDELLI:
Dal punto di vista dell’informazione, le tematiche ambientali hanno assunto un ruolo centrale all’interno del dibattito pubblico, ma, soprattutto a livello aziendale, i messaggi che si trasmettono molte volte sono contrastanti e di difficile comprensione. Pertanto è fondamentale riportare la discussione ad un livello più prossimo al cittadino, fornendo chiari strumenti per contrapporsi ai cambiamenti climatici, nei quali la parte del leone la fanno gli sprechi alimentari. In tal senso, il lavoro portato avanti da realtà come Too Good To Go e Rob de Matt assume un ruolo nodale all’interno della società, riportando chiarezza all’interno del dibattito e coinvolgendo attivamente le persone. Perché i veri cambiamenti non partono a monte, ma a valle.