Maria Marinoni: sfrattati dalla Caffetteria di Piazzale Cadorna.

Da quasi 20 anni i pendolari della stazione Nord Milano ed i turisti che usufruiscono del Malpensa Express, sono abituati all’offerta di food&beverage che il brand Maria Marinoni propone ai propri clienti in piazzale Cadorna per la colazione, la pausa pranzo e l’aperitivo.

A fianco allo storico Forno che produce pane e pasticceria artigianale, ci sono i locali destinati alla “Gran Caffetteria Cadorna” come, secondo lo stile vintage tanto di moda, declinava l’insegna al neon apposta sulla facciata del palazzo ottocentesco.

Tanti gli sforzi, le difficoltà, le crisi da affrontare giorno dopo giorno combattendo con i cambiamenti, le mode, la burocrazia, le normative sempre più stringenti che si sono succeduti nel tempo.

Anche la gravissima crisi pandemica Covid-19 dell’anno scorso è stata affrontata con la determinazione e la perseveranza che contraddistingue l’azienda. Quest’anno purtroppo l’attività ha ricevuto lo sfratto per finita locazione senza rinnovo da parte della proprietà dei locali nonostante 20 anni di puntuale pagamento.

La nostra è un’impresa famigliare che si basa sulla passione della sua fondatrice e sulla determinazione dell’amministrazione aziendale. Con la ns forza d’animo e i sacrifici di tutto il ns team siamo riusciti ad andare avanti. Non tutti però riescono a comprendere gli sforzi umani ed economici che mettiamo in campo quotidianamente e, proprio in coincidenza di questo difficile momento la proprietà ci ha obbligato a lasciare i locali non rinnovandoci il contratto di locazione e causando la perdita del lavoro a molti nostri fedeli dipendenti, nonostante da parte nostra, sebbene con importanti sacrifici economici, siano sempre stati in regola con gli accordi contrattuali.

Affrontare il cambiamento ed adeguarsi senza farsi abbattere è dunque la sfida che Maria Marinoni si trova suo malgrado a dover affrontare anche quest’anno e che, come sempre, ha deciso di fare a testa alta sicuri nelle proprie capacità di sapersi mettersi in gioco e di reinventarsi; come dice lo scrittore J.R.R.Tolkien: “Noi sappiamo di coloro che proseguirono, non di coloro che abbandonarono.”