Nespresso, azienda leader, pioniera e punto di riferimento per il caffè “porzionato” di altissima qualità e che richiama il nostro immaginario collettivo al suo testimonial George Clooney e le collaborazioni glamour con Chiara Ferragni, apre a un nuovo modello organizzativo con un progetto dedicato per una nuova modalità di lavoro con maggiore coinvolgimento delle persone e un ambiente ancora più aperto e inclusivo. Obiettivo: aumentare efficienza, produttività e performance incoraggiando un clima di fiducia, autonomia tra le persone e felicità sul luogo di lavoro.
Nespresso, lavora con più di 140.000 coltivatrici e coltivatori in 18 Paesi attraverso il suo Programma AAA Sustainable Quality™, per integrare le pratiche di sostenibilità nelle aziende agricole e nei paesaggi circostanti e risponde alla trasformazione delle esigenze del business e delle nuove esigenze delle persone nei confronti del lavoro degli ultimi anni, introducendo un nuovo modello organizzativo a favore di inclusione, fiducia e produttività e in linea con l’approccio del brand all’insegna di parità inclusione e libertà oltre i generi.
Intervista a Simona Liguoro – Nespresso
Un’applicazione importante e rivoluzionaria che porta i primi ottimi risultati già dopo i primi mesi di applicazione. Con un’indagine interna, svolta prima e dopo dell’introduzione del modello in Nespresso, in un lasso di tempo di 3 mesi, è stato chiesto ai dipendenti di valutare la propria efficacia: i dati confermano un deciso cambio di rotta. I dipendenti hanno notato un incremento dell’agilità e della fluidità del lavoro del 34%, con un aumento della velocità del processo decisionale del 21%, fiducia nei confronti dei colleghi aumentata del 20%, con un focus crescente (+15%) verso il miglioramento continuo. Ma è l’allineamento sulle priorità del team l’elemento maggiormente apprezzato del nuovo sistema, seguito dall’autonomia personale e dalla collaborazione con gli altri membri del team.
AEquacy mira ad incoraggiare un clima di fiducia e autonomia tra le persone, un ambiente lavorativo aperto e inclusivo, che promuove la collaborazione e l’utilizzo dei talenti individuali. Basato su una divisione per ruoli e competenze, permette di instaurare relazioni vissute secondo logica non gerarchica, ma per responsabilizzazione, dando la disponibilità ai singoli di espandere il proprio potenziale individuale e di team, diventando team-autorganizzanti.
I team sono quindi autogestiti e i membri del gruppo definiscono i propri obiettivi, le proprie strategie e i ruoli di cui hanno bisogno e interagiscono tra loro attraverso un sistema basato sulla parità reciproca, non essendo diretti e controllati dall’alto. All’interno del gruppo di lavoro, tutti i membri sono esortati a condividere opinioni ed esperienze, suggerendo soluzioni ai problemi e assumendosi la responsabilità dei diversi progetti. La seniority non è un criterio determinante per valutare una proposta, ogni membro del team è chiamato ad esprimere il proprio punto di vista senza alcuna preclusione; il meccanismo di feedback continuo favorisce il miglioramento personale e professionale.
Un progetto innovativo che porta alla condivisione e alla vera organizzazione del personale, concentrata sul merito e sul la voro di squadra volto sempre al miglioramento di tutti e per la costruzione di aziende consapevoli e lavoratori che sentono il grande senso di appartenenza, che in moltissimi casi ormai, è solo un optional…