Nespresso apre al nuovo livello organizzativo di Aequacy: l’auto-organizzazione del lavoro

Un’interessantissima conferenza stampa oggi, presso il Flagship store di NESPRESSO, brand internazionale che sceglie di sperimentare un modello organizzativo diverso come “AEquacy”, basato su una rete di team auto-organizzanti che trasforma il modo tradizionale di lavorare, al fine di migliorare la performance e liberare il potenziale delle persone.
Hanno raccontato il progetto e risposto alle nostre domande: Stefano Petti (AEquacy, Partner di Asterys, manager, co-autore di vari articoli pubblicati su Harvard Business School), Simona Liguoro, (Direttrice delle Risorse Umane di Nespresso Italia), Monica Pellegrini, (Customer Care and Service Director, Nestlé Nespresso SA) e Giovanna D’Alessio (Asterys, AEquacy, ha coperto posizioni di leadership in Saatchi & Saatchi e Yahoo! Inc)…
Intervista a Giovanna D’Alessio – AEquacy
il progetto è dedicato a una nuova modalità di lavoro, in cui le gerarchie contano meno e si passa all’auto-organizzazione in funzione di efficacia e inclusione, insieme a AEquacy, l’innovativo modello organizzativo proposto.
In questo momento storico, di grandi cambiamenti, soprattutto tecnologici, mettere al centro le donne e gli uomini che fanno squadra al lavoro, diventa sempre più importante, allacciando anche un discorso sulla sicurezza e sulla psicologia del lavoro, che tra l’altro, mi trovo ad affrontare da molti anni come Docente, nell’ambito della Formazione Professionale, sui temi del Change e Time Management e sulla Sicurezza nei luoghi di lavoro, con attenzione particolare alle donne e alla gestione delle nuove prospettive di occupazione.

Nespresso, azienda leader, pioniera e punto di riferimento per il caffè “porzionato” di altissima qualità e che richiama il nostro immaginario collettivo al suo testimonial George Clooney e le collaborazioni glamour con Chiara Ferragni, apre a un nuovo modello organizzativo con un progetto dedicato per una nuova modalità di lavoro con maggiore coinvolgimento delle persone e un ambiente ancora più aperto e inclusivo. Obiettivo: aumentare efficienza, produttività e performance incoraggiando un clima di fiducia, autonomia tra le persone e felicità sul luogo di lavoro.

Nespresso, lavora con più di 140.000 coltivatrici e coltivatori in 18 Paesi attraverso il suo Programma AAA Sustainable Quality™, per integrare le pratiche di sostenibilità nelle aziende agricole e nei paesaggi circostanti e risponde alla trasformazione delle esigenze del business e delle nuove esigenze delle persone nei confronti del lavoro degli ultimi anni, introducendo un nuovo modello organizzativo a favore di inclusione, fiducia e produttività e in linea con l’approccio del brand all’insegna di parità inclusione e libertà oltre i generi.

Intervista a Simona Liguoro – Nespresso 

Un’applicazione importante e rivoluzionaria che porta i primi ottimi risultati già dopo i primi mesi di applicazione. Con un’indagine interna, svolta prima e dopo dell’introduzione del modello in Nespresso, in un lasso di tempo di 3 mesi, è stato chiesto ai dipendenti di valutare la propria efficacia: i dati confermano un deciso cambio di rotta. I dipendenti hanno notato un incremento dell’agilità e della fluidità del lavoro del 34%, con un aumento della velocità del processo decisionale del 21%, fiducia nei confronti dei colleghi aumentata del 20%, con un focus crescente (+15%) verso il miglioramento continuo. Ma è l’allineamento sulle priorità del team l’elemento maggiormente apprezzato del nuovo sistema, seguito dall’autonomia personale e dalla collaborazione con gli altri membri del team.

AEquacy mira ad incoraggiare un clima di fiducia e autonomia tra le persone, un ambiente lavorativo aperto e inclusivo, che promuove la collaborazione e l’utilizzo dei talenti individuali. Basato su una divisione per ruoli e competenze, permette di instaurare relazioni vissute secondo logica non gerarchica, ma per responsabilizzazione, dando la disponibilità ai singoli di espandere il proprio potenziale individuale e di team, diventando team-autorganizzanti.

I team sono quindi autogestiti e i membri del gruppo definiscono i propri obiettivi, le proprie strategie e i ruoli di cui hanno bisogno e interagiscono tra loro attraverso un sistema basato sulla parità reciproca, non essendo diretti e controllati dall’alto. All’interno del gruppo di lavoro, tutti i membri sono esortati a condividere opinioni ed esperienze, suggerendo soluzioni ai problemi e assumendosi la responsabilità dei diversi progetti.  La seniority non è un criterio determinante per valutare una proposta, ogni membro del team è chiamato ad esprimere il proprio punto di vista senza alcuna preclusione; il meccanismo di feedback continuo favorisce il miglioramento personale e professionale.

Un progetto innovativo che porta alla condivisione e alla vera organizzazione del personale, concentrata sul merito e sul la voro di squadra volto sempre al miglioramento di tutti e per la costruzione di aziende consapevoli e lavoratori che sentono il grande senso di appartenenza, che in moltissimi casi ormai, è solo un optional…