KAYASTH KHATIRDARI: la tradizionale cucina Kayasth arriva a Milano
Con alle spalle una storia lunga 500 anni, la cucina di Kayasth nasce da una comunità di scribi medievali sparsi in gran parte dell’India settentrionale. Una cucina unica nel suo genere, in quanto è un mix sincretico di diverse influenze: cultura indù, musulmana e colonialismo inglese.
Come influenti cortigiani degli imperatori Mughal, i Kayasth, avevano accesso ai migliori ingredienti e, grazie agli stretti legami con la corte Mughal, la loro cultura e il cibo hanno assorbito molte influenze persiane: nel parlato (i Kayasth erano letterati in persiano e urdu, una lingua nata come sintesi del persiano e alcuni dialetti hindi),; nel vestiario (gli uomini indossavano un elegante kurta di mussola e achkans oppure lunghi cappotti, a differenza dell’alta casta indù che indossava il dhoti); nel loro patrocinio di belle arti come la musica classica Hindi-Urdu (fin da giovani le ragazze e ragazzi erano istruiti nel canto e in strumenti musicali come il tabla, un tamburo membranofono); nella predilezione per l’alcol (gli aristocratici Mughal in India erano famosi per bere vino e scotch. La cultura del Kayasth è incompleta senza i distillati) e infine nel cibo, dove i sughi di carne cucinati lentamente accompagnavano spesso il tradizionale pane Vedico come il poori.
In breve, la cultura e la cucina di Kayasth sono un esempio dello spirito “ganga-jamuni” dell’India, caratterizzato dalla capacità di assorbire influenze diverse e renderle uniche attraverso l’inventiva.
Ad oggi questo tipo di cucina cucina è disponibile solo nelle case tradizionali dei Kayasth ed è una delle tradizioni che stanno scomparendo in India.
Anoothi Vishal è impegnata nel preservare e diffondere questa tradizione, oggi anche in Europa, ospite di Ritu Dalmia, con la quale cucinerà un menu tematico, disponibile presso il ristorante Cittamani dal 4 al 7 settembre compresi.
Il 4 settembre saranno le stesse Anoothi e Ritu a cucinare insieme le deliziose pietanze.
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