Con il tailleur rosso “messo 4 volte”, Kate Middleton è diventata “l’ambasciatrice perfetta del nostro messaggio: la moda passa, Luisa Spagnoli è per sempre” dice Nicoletta Spagnoli, da oltre 30 anni alla guida dell’azienda di famiglia, che festeggia 90 anni con un libro e una sfilata – la prima della sua storia – a palazzo Reale.
“Novant’anni sono un traguardo importante ed era giusto – spiega Nicoletta, che è ad e direttore creativo del brand – organizzare un festeggiamento consono. Non tante aziende arrivano in salute a questo anniversario, e poi noi siamo la stessa proprietà da 4 generazioni“. Se l’azienda con sede a Perugia ha raggiunto un fatturato di 132 milioni di euro nel 2017 e occupa oltre 800 dipendenti, è anche grazie a Nicoletta, che ha portato il marchio nella contemporaneità. “Quando ho preso la guida dell’azienda andava già bene, la mia responsabilità – racconta – è stata quella di cambiare gradualmente per avvicinare una clientela più giovane, senza però lasciare nessuno indietro, perché la nostra è una collezione molto vasta e nel tempo la donna è cambiata: oggi anche la signora vuole osare di più”. Lei, però, pensa “sempre al passato, a chi è venuto prima di me, a cosa avrebbe fatto mio padre, anche se i tempi sono rivoluzionati.
I primi anni di lavoro sono stati più semplici, mentre ora con i social ci sono tanti elementi in più da curare”. A sussurrarle all’orecchio non c’è solo il padre Lino, scomparso nel 1986, “ma anche il nonno, la bisnonna, perché ognuno di coloro che mi ha preceduto ha avuto momenti difficili: la bisnonna la Prima guerra, il nonno la Seconda, mio padre le lotte sindacali, io ho l’ecommerce e il digitale”. Negli anni, ovviamente, qualche proposta di vendere è anche arrivata “ma io non ci ho mai pensato, finché posso vado avanti, amo il mio lavoro” e quell’idea di creare “abiti indossabili”, che vadano oltre le tendenze. Anche per questa collezione, la prima a salire in passerella, il primo pensiero sono state le clienti “che vanno premiate per la loro fedeltà.
ce ne sono alcune – racconta – che oggi portano anche le figlie in negozio”. Ecco quindi una collezione “molto Luisa Spagnoli, non fine a se stessa, pensata da una donna per le donne, perché non occorre vestirsi da uomo per rivendicare i propri diritti”.
Ecco quindi i completi da giorno, come il tailleur di lino sartoriale con il pantalone largo abbinato alla camicia di georgette lilla, la giacca bouclé lunga con gli shorts, tutto molto colorato, con toni accesi e a contrasto come i corallo, il fucsia, il turchese, mentre la sera, più scenografica, è in georgette plissé soleil e in bianco e nero. E poi la prima collezione see now buy now, tutta di maglioncini d’angora colorati, che sono l’emblema della maison. Tutto, insomma, per costruire un’idea precisa di eleganza che, dice Nicoletta, “ignora la moda, perché puoi indossare un abito di lusso e non essere comunque elegante”.
La maison Luisa Spagnoli celebra 90 anni di attività con una sfilata-evento, il restyling del negozio di Milano e una monografia (Rizzoli), con immagini d’archivio, curata da Sofia Gnoli.
«La nostra azienda (che ha chiuso il 2017 a 133,1 milioni di euro, + 4% rispetto al 2016) racconta la storia di quattro generazioni di imprenditori che nel tempo hanno vestito donne dinamiche e indipendenti», ha spiegato a Milano Finanza Nicoletta Spagnoli, pronipote della fondatrice, oggi presidente e ceo del marchio.
Per celebrare questa ricorrenza Luisa Spagnoli si è concentrata sui concetti di eleganza, femminilità, artigianalità e praticità. Un omaggio a tutte le forme della bellezza di tutte le età.
E poi un libro che contiene immagini provenienti dai cataloghi storici della maison, dai disegni di René Gruau e Brunetta alle foto di AchillePerilli, Elsa Haertter e Ugo Mulas, fino agli scatti di attrici famose con i maglioni della casa, come Esther Williams e Veruschka.
Appena concluso il restyling del flagship, completamente rinnovato sia in termini di immagine che di architettura di interni. Che si rifà a un nuovo concept che verrà declinato sui principali negozi della catena italiana, circa 30 in totale.
Fra i progetti futuri c’è anche quello di aprire il secondo negozio a Londra e si sta valutando un opening a Francoforte e Dusseldorf nel 2019.
Riguardo le aperture con i distributori locali, Nicoletta Spagnoli ha in programma di aprire entro l’anno un monomarca a Melbourne, in Australia e, a seguire, due boutique a Sydney.