Finalmente è finita questa quarantena e le modelle iniziano a riorganizzare la propria agenda.
Una rubrica tutta al femminile: oggi infatti si conosceranno alcune modelle dell’Urban Style di Mario Merone. Attraverso delle interviste andremo a scoprire di più di loro e come hanno passato questo periodo di lockdown.
Intervista a Virginia Surace
Virginia, 21 anni, studentessa di Giurisprudenza.
Sin da piccola nutre un particolare interesse per la moda e inizia a studiare danza classica.
Eleganza e portamento sono due caratteristiche che la contraddistinguono. Il sorriso di Virginia è capace di catturare l’attenzione, attraverso il quale si intuiscono la sua solarità e spontaneità.
Cosa ti ha spinto a iniziare questa carriera?
Sono sempre stata attratta dal mondo della moda. Mi ricordo che da piccola trascorrevo interi pomeriggi a provare i vestiti e le scarpe col tacco di mia mamma.
Però mai avrei pensato di poter davvero fare esperienze in questo campo! La mia occasione si è presentata all’improvviso: nell’estate 2016 sono stata notata, mi hanno contattato per partecipare ad un concorso nazionale di bellezza. Ero dubbiosa, ma anche incuriosita, e poi ho vinto la fascia .
E’ stata un’esperienza formativa che mi ha offerto la possibilità di entrare a far parte di questo mondo, oltre ad essermi divertita.
https://www.instagram.com/meronemario/
Quali sono le tue esperienze?
Dopo il concorso ho iniziato ad avvicinarmi a questo mondo, partecipando a shooting ed eventi “Urban Style” di Mario Merone, che sono stati un’occasione per mettermi in gioco: mi hanno permesso di arricchire le mie conoscenze, mettendo in risalto le mie qualità.
Tra questi l’evento “Siromanscenco Elegance”, dove ho avuto la possibilità di conoscere fotografi professionisti.
Successivamente ho partecipato all’evento “Urban style” a City Life, al quale hanno collaborato molti professionisti.
Cos’hai imparato da queste esperienze?
Sicuramente mi hanno offerto molte occasioni di crescita: ho esplorato lati del mio carattere che prima non conoscevo, ma soprattutto ho acquisito più sicurezza nel rapporto col mio corpo. Ho imparato a muovermi ed esprimermi con più fluidità.
Ma la sfida più difficile e allo stesso tempo stimolante è non lasciare che la fotocamera ti induca a neutralizzare la tua personalità: raggiungere l’obiettivo del fotografo sfruttando anche la spontaneità del proprio carattere porta sempre a risultati migliori.
Sogni nel cassetto?
Bella domanda! Ho molti sogni che vorrei raggiungere… sicuramente realizzarmi nello studio, questo è fondamentale per me. I miei progetti futuri sono numerosi così come lo sono le mie ambizioni… spero di riuscire a tagliare più traguardi possibili.
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Mario Merone