Al secondo giorno della Milano Fashion Week con le sfilate Moda Donna autunno/inverno 24/25, i visitatori sono già a quota 115.000 secondo i dati della Camera Nazionale della Moda Italiana. Di questi, ben 50 mila sono stranieri, segnando un +11% rispetto all’anno scorso. Numeri che confermano Milano e la Lombardia come punti di riferimento del sistema della moda mondiale.
SUCCESSO CRESCENTE – “Le week milanesi registrano un successo sempre crescente in termini di numeri, decretando il capoluogo lombardo come capitale internazionale del fashion, al pari di Parigi”, commenta Barbara Mazzali, assessore a Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia.
“Ma – fa notare l’assessore – dietro le quinte della sfavillante vetrina della Settimana della Moda di Milano, mi piace ricordare il lavoro quotidiano di tante imprese e maestranze lombarde del settore che ogni giorno con creatività e pragmatismo, portano alta la bandiera della moda italiana e lombarda all’estero”.
SFIDE FUTURE – In un settore altamente competitivo e attraversato da grandi cambiamenti, tra cui sostenibilità e digitalizzazione, Mazzali ricorda il ruolo di quanti operano nel sistema moda.
“Dietro al blasonato mondo del fashion – sottolinea l’assessore – oltre agli stilisti, ci sono altre figure professionali importanti, come per esempio il modellista, il prototipista, il sarto, di cui la nostra industria della creatività ‘Made in Italy’ non può fare a meno. Così come abbiamo bisogno del coraggio di tante piccole e medie imprese che oggi devono necessariamente innovare. A loro è rivolto il ‘Programma di accelerazione delle PMI della moda e del design’, misura regionale aperta fino al 7 marzo 2024, destinata a progetti di sviluppo aziendale, di innovazione e di trasformazione digitale”.
DOTAZIONE FINANZIARIA – La dotazione finanziaria complessiva per le due fasi del bando regionale è pari a 2 milioni di euro. Nella prima fase sono stati individuati tre acceleratori, in questa seconda fase, che chiuderà il 7 marzo, le Pmi dei settori moda e design, sia di tipo più tradizionale sia tecnologiche e digitali, potranno ottenere un contributo sulle spese di partecipazione ad uno dei percorsi di accelerazione selezionati. Il contributo a fondo perduto è pari all’80% dei costi, fino ad un massimo di 25.000 euro a valere sul Fesr (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale 2021-2027). (LNews)