La sfilata Gucci ha avuto luogo in via Cosenz alla Fonderia Carlo Macchi.
Un evento unico e irrepetibile che ha ospitato 700 persone e molte facce note in prima fila da Giulia Garden a Kirsten Durst, Salma Hayek, Lucky Love, Maria Chiara Boscono, Ghali, Simona Tabasco, Olimpia Di Grecia, Natasha Poly, Alexa Chung e molti altri.
Ad aprire la sfilata è un cappotto rigoroso ma così essenziale che sicuramente ad oggi ha un altro volto.
Sabato De Sarno è sempre stato appassionato alla sartoria “io ho sempre cercato di esplorare nuovi mondi e nuove possibilità”.
Il cappotto, maschile e over, inaspettatamente, abbandona la sua classica bottonatura per far posto ha una chiusura sul retro. Particolare e imprevedibile, capo basic che diventa il sogno di ogni donna.
Costi durante la sfilata abbiamo potuto vedere blazer Rover, maglioni e twinset diventare gioielli da indossare.
Le sottovesti se da un lato sono seduzione pura con le loro trasparenze decise merletti, top, langerie e pizzi di ogni tipo, sexy affascinanti ma anche molto eleganti che incantano e ipnotizzano tutti gli spettatori.
E ancora pellicce ecologiche, frange di cristallo, bomber, caban e sandali con plateau di pitone.
Arrivano poi capi spettacolari che mano nella mano, con una coerenza sorprendente, rappresentati da abiti cortissimi o lunghi, tutine e tailleur, che celebrano quelle essenzialità tipica delle creazioni di Sabato De Sarno.
A completare gli abiti, palette assolutamente non banali che cercano lo shock sia attraverso il look monocromi chi attraverso i contrasti, soprattutto grazie agli accessori.
Infine De Sarno ha riportato in passerella gli iconici stivali da cavallerizza, simbolo del legame tra Gucci e il mondo dell’equitazione. i nuovi modelli esplorano il colore e diventano persino super sexy. immancabili i mocassini Horsebit con plateau.
Molto importanti in questa stagione sono anche alcune borse morbide, a mezzaluna, a volte anche arricciate con barre di metallo dorate che riproducono l’iconico bambù.
“I piccoli gesti sono fondamentali e spesso bisogna non attenersi alle regole ma dare spazio agli dei e alle proprie emozioni, questo è il mio modo di sognare, senza fretta, visualizzando e stratificando aspirazioni come fossero i mattoni di una casa. I miei sogni, così come la mia moda, dialogano sempre con il reale. Non sono alla ricerca di un nuovo mondo da abitare, piuttosto di modi per abitare questo mondo” , ha dichiarato lo stilista a margine della sfilata.
All’uscita dello show i giornalisti e i buyer internazionali hanno confermato il talento, la bravura, lo stato di grazia di Sabato De Sarno che aveva intorno a sé alla fine del defilé tutta la sua famiglia riunita per fargli festa :
“Quando esco alla fine dello show voglio incontrare per primi gli occhi di mia madre, dice Sabato chi ha lavorato benissimo col suo team, divertendosi anche molto.
Un vero successo riuscito grazie all’impegno dello stilista, dei suoi collaboratori e di tutte quelle persone che da anni vestono Gucci.
Sara Maria Labidi