Un’organizzazione europea di circa 300 Indicazioni geografiche per un fatturato alla produzione di 30 miliardi di euro. Si presenta così OriGIn Ue, il progetto illustrato a Bruxelles dal vice presidente della Commissione Agricoltura Paolo De Castro con il collega Michel Dantin.
Un’iniziativa che ha tra i fondatori anche Aicig, Associazione dei Consorzi di tutela (Aicig) che rappresenta circa il 95% delle produzioni italiane ad Indicazione Geografica. Oltre che il Consorzio Tutela Formaggio Asiago che, come sottolineato dal direttore Flavio Innocenzi, ha scelto di svolgere un ruolo attivo in Europa consapevole che i Consorzi di tutela dei prodotti Dop e Igp – in qualità di portatori di interesse – hanno il dovere di presidiare temi come la definizione della futura Pac.
“Obiettivo di OriGIn Ue – ha spiegato il presidente di Aicig Cesare Baldrighi – è presidiare l’evoluzione dei negoziati bilaterali di libero scambio della Ue per aiutare i consorzi europei a rafforzare il dialogo con le istituzioni, per migliorarne le clausole e chiedere una maggiore partecipazione al negoziato. Come Associazione cercheremo di fare la nostra parte, mettendo a disposizione le specifiche esperienze dei Consorzi di Tutela affinché questo coinvolgimento del sistema delle Dop e Igp sia il più fattivo possibile”.
“I trattati internazionali sono importanti per la tutela delle denominazioni fuori di confini comunitari, ma lo è anche il coinvolgimento dei consorzi di tutela durante le negoziazioni – ha detto De Castro – e grazie alla costituzione di OriGIn Ue sarà possibile far gioco di squadra a livello comunitario per difendere ed incentivare la qualità dei nostri prodotti”. Tra le priorità di OriGIn Ue, ci saranno anche la semplificazione delle procedure con riduzione dei ritardi, l’armonizzazione delle regole di protezione, la difesa verso gruppi di Ig, la lotta alla contraffazione a livello doganale, nonché il sostegno agli accordi firmati dalle autorità nazionali con le piattaforme di e-commerce per proteggere le Ig sul web.