Caro affitti, accordo territoriale su canoni concordati firmato da Associazioni Assocasa, Confabitare, Feder.casa e Unioncasa

Al via il nuovo Accordo territoriale sui canoni concordati valido per il Comune di Milano.

Preso atto dell’impossibilità di un accordo unitario e del disinteresse per il tavolo Metropolitano dove sono emerse legittime divergenze tra le Associazioni presenti, oltre che dei sindaci dell’Hinterland che già da domani (Rho e limitrofi), hanno indetto incontri separati, le Associazioni Assocasa, Confabitare, Feder.casa e Unioncasa hanno legittimamente raggiunto un accordo che auspicabilmente potrà contribuire a rilanciare il mercato residenziale del capoluogo lombardo.

Con caratteristiche molto simili a quelle peraltro riscontrate in un incontro di confronto con l’assessore Maran tale accordo prevede 4 zone, 3 sub-fasce, elementi di valutazione ponderati e valori oscillanti tra i 5 ed i 37 euro/mq. Una semplificazione che potrà incontrare il gradimento delle parti e degli operatori del settore che fino ad oggi avevano perlopiù ignorato i precedenti accordi.

Parole di plauso sono state spese dai rappresentanti del Comune di Milano presenti, tra cui il Capogruppo di Fratelli D’Italia e ex Candidato Sindaco Luca Bernardo che ha dichiarato: “Grazie perché rappresentate la Milano del fare. Avete raggiunto un accordo e questo è già un successo. Tenere conto delle esigenze di ognuno facendo cadere gli steccati ideologici ma lavorando in direzione di quanto richiede il mercato è la giusta strada per contribuire a risolvere le problematiche del settore abitativo di Milano”.

Anche il Consigliere di Lega Nord Luca Lepore ha avuto parole di plauso all’iniziativa “Ho letto questo accordo trovandolo competitivo in termini di numeri. Avete centrato un obiettivo importante e deciso di valorizzare uno strumento che per troppo tempo è stato inutilizzato”.

Auspichiamo che chi oggi, per fini incomprensibili e senza alcuna tesi a sostegno, vuole far credere che tale accordo non abbia valore legale, si ricreda, ed affronti la realtà di diversi esempi quali per citarne due, Roma capitale e la vicina Bergamo, dove da anni convivono legittimamente accordi separati sottoscritti anche da due sole associazioni maggiormente rappresentative di categoria.

Accordi la cui legittimità è stata confermata dal Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e dalla Agenzia delle Entrate, e mai messa in discussione da Sindaci ed Assessori delle città dove tali accordi da anni apportano il loro contributo e sono stati visti come esercizio di democrazia.

Da oggi quindi i proprietari e gli inquilini della città di Milano hanno uno strumento che è dovere di tutte le parti in campo rendere visibile, anche attraverso quegli strumenti (Milano Abitare) finanziati con fondi pubblici e che fino ad oggi sono stati inspiegabilmente utilizzati come vetrina esclusiva a vantaggio di pochi privilegiati.