Il 6 luglio scorso si è svolto presso il Centro Congressi di Rimini in una sala gremita di pubblico l’interessante evento che ha visto la partecipazione di professionisti del settore immobiliare i quali hanno fornito un sintetico e concreto quadro in tema di locazioni abitative mettendo a confronto le caratteristiche dei canoni a libero mercato con quelle dei canoni agevolati.
A 25 anni dalla nascita del canone concordato, numerose sono le evoluzioni che si sono manifestate, con particolare interesse alle finalità iniziali e alle criticità riscontrate in questo periodo.
Scopo della legge 431/98 e dei Decreti che si sono succeduti è stato quello di offrire a prezzi più contenuti immobili nelle città ad alta densità abitativa, e di immettere sul mercato appartamenti vuoti e sfitti da anni agendo su due leve: la riduzione delle imposte per i proprietari e la possibilità di affittare per periodi più brevi (3 anni + 2 invece di 4 anni +4, o ancora inferiori se motivati da esigenze di transitorietà o a studenti universitari).
Coerentemente con una logica di convenienza, si è riscontrato un elevato utilizzo del canone concordato in tutti quegli Accordi locali che hanno considerato riduzioni di canone intorno al massimo al 20/25% mentre decretato il fallimento nei casi in cui le parti sociali hanno voluto contrattare canoni troppo distanti dal mercato.
Un ulteriore e recente fenomeno, quello degli affitti brevi, ha trovato nel canone concordato un modo di limitare lo spostamento di immobili a destinazione residenziale verso quelli turistici, sia nelle grandi città che nelle località più attrattive.
Si è messo in rilievo tuttavia come il freno alle locazioni non è posto solo da durata e canoni, ma un forte condizionamento ad immettere sul mercato gli immobili, o a investire in tale ambito, è dato dall’assenza di una legislazione che dia termini certi di rilascio dell’immobile invece di provvedimenti che si sono susseguiti dal dopo equo canone in poi, finalizzati a prorogare continuativamente gli sfratti e anche nel caso di morosità hanno dimostrato tempi lunghi e incerti.
Ad aprire i lavori l’Avv. Natascia Montanari presidente della storica sede Unioncasa di Rimini che ha portato anche l’esperienza della Riviera Romagnola dove i contratti transitori e per studenti universitari sono particolarmente diffusi, cui è seguito l’intervento del presidente Nazionale Dott. Flavio Sanvito che ha riassunto l’esperienza di questi 25 anni della normativa. L’Avv. Laura Melotti ha poi descritto le tre tipologie di contratti previsti dalla normativa seguita da una esposizione della Dott.ssa Maira Bartolini che ha illustrato gli aspetti fiscali mettendo a confronto il libero mercato con le agevolazioni previste dal DM 16/01/2017. Ha poi preso la parola l’Esperta del settore immobiliare Samuela Martinelli che ha fornito una esaustiva panoramica relativa al mercato delle locazioni dal punto di vista degli operatori del settore.
Altro tema trattato a margine ma di assoluta novità è stato quello del Decreto Salva Casa che avrà estrema rilevanza nell’andare a regolarizzare molte situazioni di criticità, non appena verrà chiarita la eventualità e la portata di un possibile “mini-condono” certamente auspicabile ma i cui confini dovranno essere ben circoscritti e le condizioni di applicabilità chiare e agevolmente percorribili.