Grandi città ma abitazioni troppo piccole?

Le grandi città sono spesso affollate, frenetiche e in costante movimento. In un contesto urbano così dinamico, l’architettura e il design degli spazi abitativi hanno subito una trasformazione significativa, con un crescente numero di persone che optano per abitazioni più piccole. Questo fenomeno non è casuale, ma riflette una serie di tendenze sociali, economiche e ambientali che hanno e stanno plasmando il modo di vivere nelle aree urbane. Tutto ciò si sta verificando anche a Milano dove, per una serie di ragioni che tra poco vedremo, chi ci vive spesso opta per case di dimensioni contenute. Una norma ormai, piuttosto che un’eccezione.

 

Case piccole in città, perché?

Uno dei motivi principali dietro la crescente popolarità delle abitazioni piccole nelle grandi città è il costo elevato degli immobili. In molte metropoli globali come New York, Londra e Tokyo e la stessa Milano, i prezzi sono alle stelle, rendendo le case più grandi un lusso fuori portata per molti cittadini. Le abitazioni più piccole si pongono come un’opzione più accessibile per coloro che desiderano vivere in posizioni centrali senza dover sacrificare una fetta significativa del proprio reddito per pagare l’affitto o il mutuo. Le abitazioni piccole sono spesso associate a uno stile di vita più sostenibile e a un minore impatto ambientale. Riducendo le dimensioni degli spazi abitativi, si riduce anche il consumo di risorse come acqua ed energia necessarie per riscaldare, raffreddare e illuminare gli ambienti. I cambiamenti demografici come l’invecchiamento della popolazione e il numero crescente di persone single o senza figli, stanno influenzando la domanda abitativa nelle grandi città. Molti individui e famiglie preferiscono abitazioni più piccole che richiedono meno manutenzione e offrono una maggiore flessibilità nel vivere in un ambiente urbano in rapido cambiamento. Infine, le abitazioni piccole stanno diventando sempre più popolari grazie a tendenze di design e stile di vita che valorizzano l’efficienza dello spazio e la minimalizzazione. Molte persone apprezzano la praticità e la semplicità di vivere in spazi più piccoli, che incoraggiano a ridurre il superfluo e a concentrarsi sulle cose che veramente contano.

 

Problemi di spazio

Motivazioni, quelle appena elencate, comprensibili e condivisibili. C’è un solo e unico grande neo: lo spazio. Trovare spazi sufficienti per conservare tutti i mobili e gli oggetti necessari alla nostra quotidianità può rappresentare una sfida ardua, tanto che confrontarsi con il dilemma di come gestirli in modo efficiente e funzionale è diventata una costante per i cittadini.

Armadi e ripostigli nelle piccole abitazioni di città sono ridotti al minimo, non sempre è possibile avere un luogo adeguato dove riporre tutto quello che si possiede in modo ordinato e accessibile. Insomma, non c’è spazio per lo stoccaggio. Una delle possibili soluzioni potrebbe essere vivere con meno, che ben si sposerebbe anche con l’attuale mentalità di ridurre al minimo i beni materiali che si possiedono. Tuttavia, l’impronta consumistica della società rende ancora difficile sposare in pieno questa filosofia, anche mettendoci tutta la buona volontà del mondo. Senza contare che ci sono oggetti come addobbi di natale, attrezzatura per il mare o per sciare che non possono essere eliminati perché occorrono stagionalmente. Cosa fare se non si ha un box o una cantina dove collocarli in attesa di essere utilizzati? Mobili multifunzionali come letti-contenitori o tavoli pieghevoli consentono di massimizzare lo spazio disponibile, così come sistemi di stoccaggio verticali e sospesi permettono di sfruttare ogni centimetro quadrato a disposizione.

 

E quando si trasloca?

Una criticità, quella degli spazi mancanti, che si può presentare anche in caso di traslochi: senza uno spazio dove depositare momentaneamente mobili, arredi e oggetti in attesa di approdare nella nuova abitazione, può trasformare un nuovo inizio in un’attività estremamente stressante. Per fortuna esistono soluzioni di stoccaggio mobili per gestire nel miglior modo possibile la transizione. In primis si può pensare di chiedere ad amici e familiari se hanno uno spazio dove conservare temporaneamente i mobili nelle loro abitazioni, ma spesso non è una soluzione perseguibile. Si può pensare allora a un deposito mobili a Milano: ci sono aziende che mettono a disposizione per periodi di tempo più o meno brevi servizi di stoccaggio in cui conservare in maniera sicura e conveniente mobili e oggetti. Questa opzione è l’ideale per chi ha bisogno di liberare spazio nella nuova abitazione o per coloro che devono attendere che l’abitazione definitiva sia pronta per essere arredata. Addirittura esistono dei servizi di noleggio di deposito mobili che possono essere posizionati nei pressi della casa, in modo da caricare gli arredi direttamente nel luogo di custodia, senza doverli trasportare altrove nel frattempo. Esistono anche servizi di condivisione spazi con altri, ma non sempre potrebbe essere la soluzione preferita perché si vorrebbero tenere i propri averi in un luogo destinato completamente a loro, senza che rischino graffi o danneggiamenti di sorta a causa degli spostamenti. Altrimenti affittare un box o un garage per mantenere i beni nelle vicinanze e facilmente accessibili, anche se non ci sarebbe la garanzia di qualcuno che si occupi di custodirli e successivamente trasferirli nella nuova dimora. Traslocare da una casa piccola in città può essere una sfida, ma ci sono molte opzioni disponibili per gestire in modo efficace lo spazio e i mobili durante questo passaggio.