Intensa e attiva la partecipazione di pubblico al REMF, Real Estate Management Forum ideato e organizzato da Francesco Di Castri, che si è svolto a Roma presso la Sala del Cenacolo della Camera dei deputati, lo scorso venerdì 3 marzo.
Primo del post pandemia, quarto come edizione, l’appuntamento dal titolo “Il futuro dell’amministratore condominiale: visioni a confronto e nuovi modelli di gestione”, moderato da Adriana Apicella Direttore Generale di CONFASSOCIAZIONI, è stato un momento di confronto intenso, interessante e costruttivo per il futuro dei professionisti del settore. Protagonista indiscusso, in ogni intervento, è stato il concetto di aggregazione, di rete, di condivisione.
“Con la presenza sempre più invasiva della tecnologia, dell’Intelligenza artificiale e anche degli stessi social network, nel nostro quotidiano – ha affermato nel suo intervento l’AD di Sinteg Servizi Integrati, Francesco Di Castri – siamo passati da una modalità slow ad una modalità fast della vita e dell’attività lavorativa, per cui non è più possibile servire meramente il cliente, ma porsi domande nuove e attivare differenti logiche di gestione. E questo anche per evitare di essere tagliati fuori dal mercato. È dunque, fondamentale per crescere, cambiare il punto di vista perché oggi, anche nel mondo del management condominiale, non resta molto da inventare. La chiave di tutto? La capacità dell’amministratore di gestire la manutenzione degli immobili, ordinaria e straordinaria, creando una rete di professionisti in grado di garantire servizi funzionanti e facilmente fruibili. Perché posso anche avere la tecnologia più particolare e innovativa presente in circolazione, ma se non ho una rete adeguata di professionisti, e parlo anche di manutentori, in grado di soddisfare appieno le richieste del cliente condomino in termini di qualità, prezzo e tempi di risoluzione della criticità, il servizio non funziona, e quindi neanche la mia attività gestionale. Come fare? Basta semplicemente osservare quello che accade negli altri settori e far proprie le buone pratiche altrui più adatte alla nostra attività. Come il nostro nuovo software di servizi che verrà presentato ufficialmente il 26 maggio a Prato durante la convention per i 18 anni di vita di Sinteg”.
“In effetti il modus operandi è noto poiché si muove sullo stesso principio di altre applicazioni come Uber o Just eat – ha proseguito Di Castri -. Quando un cliente condomino chiede un intervento la nostra centrale operativa invia, tramite whatsapp, email o sms, un link con una mappa che mostra dove si trova il manutentore designato per effettuare l’intervento di manutenzione richiesto. Cliccando sulla stessa, il cliente condomino può vedere i dati del tecnico disponibile e a quale distanza è da casa sua così da conoscere, con la minima approssimazione, i tempi di arrivo. Il cliente viene così avvisato tempestivamente nel malaugurato caso di ritardi, in particolare quelli dovuti al traffico. Per attivare una cosa del genere non è necessario avere in house i professionisti più competenti, quanto piuttosto stringere le giuste sinergie con le altre realtà imprenditoriali che possono fare al caso nostro. Guardiamo ad esempio Amazon e la sua enorme rete di spedizionieri, assolutamente frutto di accordi con altri gruppi esterni all’azienda”.
A sottolineare quanto sia importante compiere il salto di qualità nella vita professionale, e non solo, è stato, nel suo intervento, Angelo Deiana, Presidente di CONFASSOCIAZIONI per il quale “è fondamentale fare architettura delle reti e mantenere ben salde e sempre più performanti le proprie competenze, le proprie soft skill, la propria sensibilità, il proprio essere empatici. Solo in questo modo, favorendo il fattore umano, possiamo essere in grado di non farci sostituire dall’Intelligenza Artificiale che, giorno dopo giorno, prende il suo spazio in tutte quelle attività lavorative automatizzate, ovvero quelle che non necessitano di sensibilità umana che è l’unica, forte, componente che ci differenzia dagli automatismi tecnologici”.
“Oltre al fattore IA – ha messo in evidenza nel suo intervento Federica De Pasquale, Presidente dell’Organismo Nazionale del Condominio di CONFASSOCIAZIONI – è essenziale guardare alla normativa italiana del settore, nota dolente da sempre perché non riconosce adeguatamente la figura professionale dell’amministratore condominiale, la qual cosa non è più ammissibile. Parliamo di competenze, di aggiornamenti, di attenzione ai nostri tempi, pensiamo un sistema a rete in un libero mercato, ma se non abbiamo un riconoscimento reale non saremo mai considerati al pari dei nostri cugini esteri che guardano sempre con più attenzione il nostro mercato”.
“Si parla molto di smart city e di innovazione nell’ottica della sostenibilità e del quotidiano – ha dichiarato l’On. Fabio Porta nel suo intervento -. Tradurre in cose semplici e concrete i percorsi di innovazione mettendo in rete le professionalità è molto importante. Tanto quanto porre l’accento su realtà non solo grandi o medie, ma anche piccole, come può essere ad esempio il singolo condominio; infatti solo insieme e facendo ciascuno la propria parte è possibile costruire un futuro migliore e a misura della persona”.
E di futuro, come pure di reali confronti con il mercato estero ha parlato Luca Ruffino, AD di Sif Italia Spa che, tra le altre cose, nell’ottobre del 2022 è entrata a far parte dell’azionariato di Visibilia editore. “Attraverso questa nuova attività editoriale – ha detto Ruffino – il focus sulla realtà condominiale, che non dimentichiamolo produce il 6% del Prodotto Interno Lordo nazionale, sarà costantemente acceso. È un mondo, questo, che deve acquisire in consapevolezza, che deve essere valorizzato e che deve essere riconosciuto giuridicamente non solo in Italia ma anche all’estero onde evitare che i cugini oltreconfine a noi vicini, ben inquadrati nel loro sistema giuridico, possano fagocitare i nostri professionisti. Se facciamo un confronto tra i compensi di un amministratore del Portogallo, come titolo di esempio, con quelli di un professionista italiano, la differenza è molto evidente a discapito del nostro professionista. E questo è inaccettabile”.
“Bisogna fare cultura e formazione – ha concluso, con il suo intervento, il convegno Fabio Domenico Trocino, Responsabile Marketing e Comunicazione di Estia Spa – perché solo in questo modo possiamo puntare ad un miglioramento delle performance professionali dell’amministratore di condominio. Valorizzare non solo gli immobili ma soprattutto le persone è la conditio sine qua non per fare il salto di qualità”.