Hey Bro

a cura dell’Avv. Alessandra Angelelli

Oumar, Alpha Oumar ed Adama si sentono fratelli. Ma non lo sono. Li unisce solo il paese dal quale sono scappati, la Guinea, e due anni passati rinchiusi in Corelli.
Ebbene sì. Dal 2017 al 2019 hanno condiviso una delle esperienze più tristi all’interno di quelle ahimè note ed alte mura che circondano il Centro di Accoglienza (si fa per dire..perché accoglienza non è).
Sono diventati amici, grandi amici, i migliori. Più che fratelli.
Hanno condiviso insieme la delusione per il paese che li ha “accolti” ma al contempo storie, progetti…sogni.
Nel 2019 vengono trasferiti in un nuovo centro, dove frequentano la scuola media.. Adama va fiero di essere stato perfino il rappresentante di classe.
Ma Salvini decide di chiudere il centro e si ritrovano per strada.
Questa volta più forti, parlando loquacemente italiano trovano lavoro come aiuto cuoco e deliveroo…e raccolgono i primi soldini per prendersi una casa e per non arrendersi: cercare avvocati che portano avanti in Tribunale la loro richiesta di permesso… ancora pendente dal 2019… che tuttavia gli consente di rimanere regolari sul territorio. E lavorare sodo.
Sorridono, fieri della loro casa in via delle Forze Armate dove convivono senza litigare mai… a parte rare volte e solo per decidere a chi tocca cucinare!
“Allora ci dovete invitare a cena” …. Sorriso grande.
Sono commossa, è una bellissima storia di amicizia ed integrazione.
Questa è la storia di come dovrebbe essere l’integrazione.