Conosciamo, per la rubrica Integrazione, Karla Georgina Martínez Herrera, ex Console Generale di El Salvador a Milano; fondatrice del Gruppo Consolare dell’America Latina e dei Caraibi nel Nord Italia. PhD in Costituzione e diritti fondamentali europei. Ricercatrice, con speciale interessi di ricerca sulla migrazione, i diritti umani, pari opportunità, diritto costituzionale, responsabilità sociale delle imprese e gli Obiettivi di sviluppo sostenibile.
L’unione fa la forza, sempre.
Questo è il principale pensiero che ha dato vita al Gruppo Consolare dell’America Latina e dei Caraibi nel Nord Italia. Un gruppo che prende vita sotto il concetto di America Latina, in cui, nonostante la diversità culturale, ci sentiamo così uniti e così simili, non solo per lo spirito delle nostre lingue, né solo per lo spazio geografico che condividiamo.
Ci sono gruppi di lavoro che nascono dall’amicizia, che si costruiscono perché condividono valori comuni, gruppi che condividono anche origini e storia, gruppi che vanno oltre l’unione di persone che hanno gli stessi obiettivi, gli stessi principi e la stessa visione.
È il caso del nostro Gruppo, che nel corso del 2015, mentre si svolgeva l’Expo 2015 a Milano, e tra alcuni Consoli Generali di questi Paesi, per lo più donne, ha iniziato a costruire una solida amicizia, che avrebbe poi dato vita al Gruppo Consolare dell’America Latina e dei Caraibi nel Nord Italia. All’inizio era costituito da alcuni Paesi che perseguivano obiettivi comuni e si sforzavano di dare una visibilità positiva alle loro comunità residenti in Lombardia; in seguito è stato esteso al Nord Italia, in virtù delle giurisdizioni in cui ogni console esercita il proprio incarico.
Le esigenze, le difficoltà e le dinamiche lavorative erano così simili che si è creata subito una sinergia di lavoro.
Attualmente il gruppo è composto da 18 Paesi latinoamericani e insieme, per l’amicizia che ci caratterizza, per la lingua e per tanti altri elementi dei nostri Stati e delle nostre comunità, lavoriamo insieme per raggiungere obiettivi comuni.
L’unione fa sempre la forza. E i consoli che fanno parte del Gruppo, sia di carriera che onorari, cercano costantemente di creare una sinergia che rafforzi i legami di fratellanza tra i nostri popoli e, naturalmente, le relazioni bilaterali con l’Italia. In un mondo così globalizzato come quello in cui viviamo, i confini non possono assolutamente essere una difficoltà, ma piuttosto uno strumento per risolvere diversi ostacoli.
La “Patria Grande” è sempre alla ricerca del dialogo e della cooperazione tra i Paesi fratelli, e in un Paese come l’Italia le dinamiche di lavoro sono sempre in continua evoluzione. I nostri Paesi fratelli sono uniti anche dalla solidarietà tra le loro comunità, solidarietà che fa parte della nostra identità, e per questo motivo siamo sempre alla ricerca di un avvicinamento per ottenere, attraverso l’unità, una presenza con migliori legami.
Tutti i consoli, quotidianamente, sono un ponte tra gli Stati che rappresentano, tra le nostre comunità e tra qualsiasi ente, istituzione, organizzazione e autorità presente in Italia, con cui portiamo avanti qualsiasi tipo di iniziativa per promuovere i nostri Paesi, in campo economico, commerciale, culturale, sociale, gastronomico, turistico, dell’integrazione, dei diritti umani, ecc.
Il fatto di essere quel ponte capace di unificare i criteri per raggiungere la fratellanza tra i nostri popoli, è ciò che ci spinge a dare continuità a questo Gruppo e a rafforzare il più possibile le nostre relazioni con tutti gli interessati.
Personalmente, sono molto soddisfatta e orgogliosa di questo gruppo, di cui sono ancora membro fondatrice, e nel quale ho trovato ottimi amici, con i quali continuiamo a lavorare per realizzare maggiori e migliori sinergie tra l’America Latina e i Caraibi e l’Italia.