Raccontiamo l’Uruguay.Intervista al vice ministro del turismo Remo Monzeglio

Abbiamo incontrato alla Bit 2024 di Milano il vice ministro del turismo dell’Uruguay Remo Monzeglio che ci ha illustrato i grandi risultati ottenuti negli anni 2022/2023 dal suo paese per lo sviluppo del turismo.

La posizione del governo è stata quella di essere aperti al mondo, alle opportunità e di cercare le compagnie aeree che altri paesi possiedono ma che noi non abbiamo. È stato il primo passo e successivamente si è parlato della possibilità di una linea aerea che colleghi l’Italia all’Uruguay. In un paese che ospita 150.000 italiani, il cui numero di arrivi è significativo, e che riceve almeno da 20 a 30 voli settimanali dalla Spagna, perché non avere due voli Milano-Italia alla settimana? Guardando al 2023, il comparto turistico dell’Uruguay ha visto una notevole crescita rispetto al 2022, con un esponenziale incremento soprattutto nel primo trimestre, con 1.219.189 di arrivi registrati contro i 391.682 dell’anno precedente. Dopo aver fatto questa premessa, ci siamo subito messi alla ricerca delle compagnie aeree. Attualmente siamo riusciti ad ottenere ben 12 linee che collegano l’Uruguay a 16 destinazioni differenti. Non è poco, anzi, è un risultato straordinario che ci permette di raggiungere oltre il 90% delle connessioni aeree pre-pandemia. E vogliamo recuperare tutto il resto. Ma c’è un’altra considerazione da fare. Il nostro principale cliente è l’Argentina.. Questo significa che dobbiamo fare ancora di più per incrementare il numero di visitatori argentini, nonostante tutto. Ma allo stesso tempo, abbiamo trovato spazio per accogliere altri turisti. Ad esempio, gli statunitensi hanno fatto un balzo del 145% rispetto all’anno scorso. E abbiamo puntato sul sud del Brasile, dove i visitatori arrivano in macchina e il loro numero è cresciuto notevolmente. Ora siamo alla ricerca del 100% di soddisfazione per tutti i nostri visitatori. Il Brasile e l’Argentina sono senza dubbio paesi meravigliosi per il turismo, ma non possiamo dimenticare che l’Europa offre dei luoghi incantevoli che meritano di essere scoperti dagli europei stessi. Io stesso, tra virgolette, sento la mancanza dell’Europa, la grande Europa che un tempo esplorava ogni angolo del mondo, dai paradisi della Polinesia a Cuba, passando per tutti i luoghi che gli italiani hanno contribuito a dare lustro. È vero, prima gli italiani conoscevano Parigi e poi Milano, ma oggi la situazione è cambiata. Credo che ci siano molte opportunità per creare un ponte di turismo tra l’Europa e l’Uruguay, lavoriamo insieme per riscoprire tutte le bellezze che l’Europa ha da offrire.

Se mi permette di dire, l’Uruguay è molto di più di un’attrazione turistica per il viaggiatore. È un luogo in cui l’imprenditoria italiana e europea possono trovare grandi opportunità di investimento. In effetti, ci sono già investitori italiani di italiani che hanno trovato in Uruguay una patria sicura per i loro investimenti, avendo la garanzia di una qualità di vita elevata.

Un luogo senza barriere è imprescindibile. Senza barriere è il mantra, una società con porte spalancate, una nuova frontiera.Conclude il Vice Ministro al Turismo Remo Monzeglio