intervista a cura di Sonia Manfra
Dalila Bagnuli ha 24 anni, è nata e cresciuta a La Spezia, è una content creator, social media strategist, ma soprattutto attivista Body Positive e una femminista intersezionale.
Durante il lockdown del 2020 ha aperto la sua pagina Instagram (@dalila.bagnuli) in cui racconta il suo corpo cercando di decostruire la sua grassofobia interiorizzata e liberarsi dalla pressione estetica, ma allo stesso tempo far sentire meno sole le persone che come lei sono a disagio in un mondo giudicante.
D. Chi è Dalila Bagnuli e quali sono i suoi valori?
R. Di solito rispondo con: attivista femminista e da poco anche scrittrice, racconto il mio corpo online, e cerco di far sentire meno sole le persone, siamo tutti schiacciati dalla pressione estetica ed in qualche modo provo a parlarne, partendo da me, con lo scopo di liberare i corpi delle persone, partendo dal mio. Da poco ho scritto l’Anti Manuale della Bellezza, che racchiude quelli che sono i miei principi e valori, uguaglianza e libertà. Un viaggio dentro la storia del femminismo, ma anche della moda; racconta le rivoluzioni dei corpi marginalizzati fino ad analizzare l’influenza del marketing sulle nostre vite e i meccanismi tossici che capitalismo e patriarcato ci hanno insegnato a perpetuare.
D. Quali sono i tuoi punti di forza?
R. La determinazione, il voler raggiungere i miei obiettivi senza però rinunciare ai miei valori, senza dover scendere a compromessi, e poi credo anche di essere simpatica e di saper far ridere.
D. Come superi gli ostacoli che bloccano gli altri?
R. Di solito dopo aver pianto una giornata intera analizzo bene gli obiettivi e cerco di essere pragmatica e lucida.
D. Quali sono le tue competenze e le tue passioni?
R. Sono una podcaster, una scrittrice, mi piace tanto confrontarmi con le altre persone, anzi questa è la mia specialità, e sono una social media strategist, quindi cerco di trovare strategie di comunicazione efficaci, attraverso il video, la scrittura, la fotografia. La mia passione è il mio lavoro, amo l’arte. Inseguo quello che mi rende felice.
D. Quali sono le tue storie?
R. Sono tante, potrei riassumerle con la storia di una ragazza che dall’entroterra ligure è arrivata a Milano ed è riuscita a raggiungere il suo sogno parlando di sè stessa, tra rivalse, tristezze, felicità e tanto altro.
D. Quali sono le tue abitudini e come le tieni legate ai tuoi sogni?
R. Mi piace farmi fare il caffè al mattino dal mio ragazzo, sono viziatissima. La mia quotidianità è sicuramente legata ai miei sogni, che inseguo tutti i giorni. Il mio sogno è farmi sentire da più persone possibili, senza dovermi preoccupare di arrivare alla fine del mese, magari regalare una casa ai miei genitori ed un gommone a mio padre. ma soprattutto poter dire di essere libera e far sentire meno sole le persone, abbracciandole tutte e raccontando le loro storie. Il lavoro è ciò che lega le mie abitudini ai miei sogni, semplicemente stando sul pezzo.
D. Qual’è la combinazione di competenze, passioni, storie, sogni e abitudini che tu hai e gli altri no e non ti possono copiare facilmente?
R. Forse, ma non vorrei essere immodesta, l’essere poliedrica, sono ho più competenze, sono multitasking, disegno, recito, canto, suono la chitarra, so fare tante cose e le faccio insieme a modo mio, cercando di essere il più originale possibile. E poi credo tanto in quello che faccio.
D. Se potessi fare tutto il giorno una cosa, cosa faresti?
R. Una sola cosa mi annoierei, tranne forse stare a letto a guardare film tutta la giornata. Non riesco a star ferma, per questo faccio il mio lavoro.
D. Qual è la tua eredità?
R. Far incazzare le persone dopo che mi hanno ascoltata, avere l’ambizione di poter cambiare il mondo, distruggendo gli standard di bellezza e promuovendo il rispetto di tutte le persone.