di Sonia Manfra
Un altro anno è volato via. Un altro anno fatto di tante cose: regalate, volute, cercate, odiate, amate, sudate.
Ogni giorno ho pensato a qualcuno o qualcosa per cui valesse la pena alzarmi.
Ogni giorno ho cercato un motivo per vestirmi, mangiare, vivere.
Sono morta e rinata almeno un centinaio di volte.
Molte volte ho combattuto per qualcosa che poi non sono riuscita a raggiungere, senza però mai scoraggiarmi tanto da arrendermi.
Ho sempre cercato un altro motivo in cui credere. Un motivo per poter essere felice.
Quella felicità fatta di miei “io posso”: ridere, piangere, amare, odiare, baciare, guardare, sentire, cadere per rialzarmi mille volte.
Piccoli traguardi, che mi hanno regalano istanti di vita pura.
Ringrazio tutte le persone che mi sono state vicine in questo anno riempiendo il tempo dei miei giorni. Un tempo che molte volte sembra interminabile, ma che invece è sempre troppo breve per riuscire a viverlo come vorrei. Persone che hanno saputo starmi accanto veramente, con il cuore e con la mente. Persone che credono in ciò che sono e in quello che faccio. Persone che non mi lasciano mai sola, che non permettono alla distanza e il tempo di uccidere il sentimento. Persone che hanno voglia di stare con me quando rido, ma soprattutto quando mi sento morire. Persone che mi amano anche quando sarebbe più semplice allontanarsi. Persone che mi chiedono “come stai” per ascoltare la risposta mentre mi guardano negli occhi. Persone che scelgono me, nonostante me.
Auguro a tutti voi, con il cuore, un anno pieno di vostri “io posso”.
Non smettete mai di credere in voi stessi
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Gazzetta di Milano è partner editoriale dell’iniziativa.
Le foto sono di Jacopo Barsotti