COSA SIGNIFICA SOSTENIBILITÀ?

Con il termine sostenibilità, utilizzato per la prima volta nel 1992 durante la prima Conferenza ONU sull’ambiente, si intende la “condizione di un modello di sviluppo in grado di assicurare il soddisfacimento dei bisogni della generazione presente senza compromettere la possibilità delle generazioni future di realizzare i propri”. Questa è una definizione di sostenibilità che si concentra soprattutto sull’ecologia ma, ad oggi, il termine sostenibilità è affiancato anche a concetti come economia e società. Cosa significa quindi sostenibilità?

È proprio grazie al termine “sostenibilità” e a ciò che significa che l’essere umano ha cominciato a prestare attenzione all’effetto serra e al buco nell’ozono, situazioni derivanti proprio dall’utilizzo insostenibile delle risorse ambientali.

 

Se volessimo dare una definizione alla parola “sostenibilità” che non sia centrata direttamente sull’ambiente, ne parleremmo come della condizione necessaria a raggiungere un equilibrio globale tra uomo ed ecosistema. Un equilibrio indispensabile alla proliferazione del genere umano nel tempo.

 

I 3 tipi di sostenibilità principali: ambientale, economica e sociale

La sostenibilità si divide in 3 categorie principali:

1. Sostenibilità ambientale

Ovvero la condizione attraverso la quale il processo di sfruttamento delle risorse naturali, volte allo sviluppo tecnologico o al sostentamento dell’essere umano, hanno la possibilità di diventare meno impattanti sull’ambiente in modo da permetterne la coesistenza anche alle generazioni future.
Senza la realizzazione di piani di sostenibilità ambientale globalmente condivisi e con obiettivi mirati pluriannuali, presto il genere umano dovrà fare i conti con le conseguenze più catastrofiche del suo costante sfruttamento delle risorse ambientali.
La deforestazione, l’avanzamento dei deserti, lo scioglimento dei ghiacciai e il suo conseguente innalzamento del livello dei mari e degli oceani, il buco nell’ozono, l’innalzamento della temperatura globale sono solo alcuni esempi di ciò che il genere umano dovrà affrontare.
Alcune strategie già messe in atto per migliorare la sostenibilità ambientale sono lo sviluppo delle aree verdi negli spazi urbani, l’attenzione sempre maggiore alle produzioni industriali, l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile e il riciclo o lo smaltimento corretto dei rifiuti.


2. Sostenibilità economica

Ovvero il concetto di sostenibilità legato alla capacità di un sistema economico di produrre reddito e lavoro con costanza.
Potrebbe non essere così ovvio il fatto che un sistema economico che non sia sostenibile è destinato a estinguersi. Se non viene favorito il lavoro e non viene prodotto reddito, il denaro non circola e il sistema economico crolla. Ecco perché, in una società che trova la sua stabilità nel sistema economico, è essenziale che questo sia sostenibile. Non è un caso, infatti, che uno dei paradigmi dell’economia sia la crescita.

3. Sostenibilità sociale

Quel tipo di sostenibilità che permette la coesione di una società che sia in grado di sostenerne i membri che, collaborando allo scopo di raggiungere obiettivi comuni, siano anche in grado di raggiungere il benessere individuale.
Un paradigma delle scienze sociale è, infatti, il concetto di uguaglianza.

 

La sostenibilità alimentare

Ambiente, economia e società non sono i soli ambiti in cui si può parlare di sostenibilità.

Anche una relazione fra due persone può (e dovrebbe) essere sostenibile, caratteristica che manca in tutti quei rapporti in cui vi è uno squilibrio fra le parti.

Uno degli ambiti in cui il concetto di sostenibilità sta richiamando molta attenzione è quello della sostenibilità alimentare.

Il nostro è un mondo in cui la produzione alimentare di massa rischia di portare all’estinzione di molte delle specie di cui l’essere umano si nutre quotidianamente. Basti pensare agli allevamenti delle catene di fast food di bovini e pollame.

Lo sviluppo della sostenibilità alimentare trova le sue fondamenta in due principi fondamentali:

  • Adeguamento alla domanda, ovvero limitare le produzioni a quanto effettivamente richiesto dal mercato per evitare sprechi e sovrapproduzioni. Questo principio prevede anche una forma di educazione alimentare dei consumatori
  • Adeguamento dell’offerta, che è di base il solo modo per non compromettere l’integrità del biosistema di cui l’essere umano fa parte

 

Misurare la sostenibilità è davvero possibile?

Certo, il concetto di sostenibilità è molto importante. Ma come si può misurare?

Per misurare la sostenibilità, a prescindere dal campo di applicazione, esistono molti riferimenti e strumenti, anche se ancora in fase di evoluzione.

Tra i principali ci sono:

  • Benchmark
  • Audit
  • Standard di riferimento
  • Sistemi di certificazione
  • Sistemi di valutazione e di autovalutazione

Ma, per rendere il discorso più comprensibile ai non addetti ai lavori, i due concetti alla quale bisogna prestare attenzione per comprendere l’effettiva sostenibilità delle attività umane sono i confini planetari e l’impronta ecologica.

confini planetari riguardano un concetto relativo ai processi del sistema terrestre entro i quali l’attività umana è sostenibile. In altre parole, li si può considerare come uno “spazio sicuro per l’operatività umana”.

L’impronta ecologica è, invece, l’impatto ambientale che ha una specifica attività umana.