Per promuovere in modo efficace il processo di transizione ecologica è fondamentale adottare un approccio concreto e privo di ideologie. Deve essre in grado, tra l’altro, di declinare in modo sinergico aspetti ambientali, economici e sociali. Tutto ciò attraverso una valorizzazione dei diversi contributi forniti dagli stakeholder del territorio. È stato questo il messaggio principale lanciato dal presidente di Regione Lombardia, Attilio Fontana, che ha aperto, insieme all’assessore all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione, i lavori della giornata conclusiva dell’edizione 2024 del Forum per lo Sviluppo Sostenibile. Tema del 2024, l’economia circolare. La manifestazione è arrivata nel capoluogo lombardo dopo le iniziative territoriali che si sono svolte a Brescia, Varese, Sondrio e Mantova.
Nello specifico sono state raccolte le istanze di imprese, associazioni di categoria e realtà territoriali per calibrare le politiche regionali in materia di sostenibilità ambientale. Questo anche in continuità con gli impegni che Regione Lombardia tra i quali la firma del Protocollo lombardo per lo sviluppo sostenibile.
“Voglio sottolineare – ha detto Fontana – come quest’anno si è voluti andare direttamente sul territorio. L’obiettivo era avere una percezione diretta di quali siano le idee e le proposte su base locale per favorire la transizione ecologica. Noi crediamo che la tutela ambientale, e in particolare lo sviluppo dell’economia circolare, tema portante di quest’anno, debbano essere interpretati come un’opportunità. Devono cioè essere privati di qualsiasi approccio ideologico. È infatti necessario tutelare i posti di lavoro e, in generale, i cittadini. La transizione ecologica è un elemento necessario. Noi, come Regione Lombardia, lo stiamo dimostrando, mettendo in atto misure mirate volte a favorire il percorso di decarbonizzazione”.
“Abbiamo voluto infatti che la sostenibilità fosse l’elemento cardine del Piano Regionale di Sviluppo Sostenibile proprio per evidenziare come la tutela ambientale sia un presupposto ineludibile, e traversale ai diversi settori, che Regione considera centrale. Quando si parla di questi temi, per ottenere risultati concreti, è però fondamentale abbinare le esigenze ambientali con quelle economiche e sociali”.
“Semplificazione normativa, alleanza con le imprese, scienza e ricerca alla base delle decisioni, valorizzazione delle bellezze paesaggistiche e dei prodotti locali. La Lombardia – ha dichiarato l’assessore regionale lombardo all’Ambiente e Clima, Giorgio Maione – chiede più pragmatismo e meno ideologia. La Regione prosegue convintamente sulla strada che vede lo sviluppo economico e sociale come condizione necessaria per la sostenibilità ambientale. Insieme al territorio stiamo costruendo il green deal lombardo”.
“Siamo una terra in cui la raccolta differenziata è al 73% – ha concluso l’assessore – ben oltre gli standard europei. Ormai conferiamo in discarica solo lo 0.04% dei rifiuti solidi urbani. Qui trasformiamo i rifiuti in risorse recuperando l’85% di materia ed energia. I prossimi obiettivi sono l’approvazione di una legge regionale sul clima e la creazione di un fondo di capital venture da 40 milioni dedicato alle imprese innovative che si occuperanno del recupero di materie prime rare. Un obiettivo strategico per l’Italia e per l’Europa. Così si fa economia circolare”.
I lavori del Forum regionale, sono proseguiti al pomeriggio, con un focus dedicato al tema ‘Lombardia Protagonista – L’economia circolare a servizio di sport e turismo sostenibili’, a cui hanno preso parte l’assessore regionale Elena Lucchini (Famiglia, Solidarietà sociale, Disabilità e Pari opportunità) e Federica Picchi, sottosegretario alla Presidenza di Regione Lombardia con delega a Sport e Giovani.
“Regione Lombardia – ha spiegato Lucchini – ha voluto fortemente sostenere il progetto S.T.A.I. (Servizi per un Turismo Accessibile e Inclusivo), finanziando una progettualità basata sui temi di accessibilità universale, inclusione, salute e benessere. Dopo il successo del progetto pilota che abbiamo inserito nel palinsesto degli eventi di ‘Bergamo e Brescia Capitale della Cultura 2023’ ora intendiamo esportare questa buona pratica nelle altre province. Grazie a S.T.A.I abbiamo avviato un dialogo virtuoso con i territori che aumenterà la percezione di una Regione sostenibile, accogliente e attrattiva capace di investire in un turismo sempre più inclusivo e sempre più attento alle persone con bisogni speciali e disabilità fisiche e sensoriali”.
“Lo sport – ha spiegato Federica Picchi – è per sua natura un’attività sostenibile: chi pratica con continuità gode di una salute migliore, non solo fisica ma anche psichica, e contribuisce a ridurre la spesa sanitaria . Il nostro obiettivo è di estendere le buone pratiche sportive a un numero sempre più ampio di cittadini. Quest’anno grazie a un progetto di Regione in collaborazione con Sport e salute, i bambini delle scuole elementari inizieranno l attività motoria già dal primo anno. Abbiamo, poi, appena ultimato un protocollo con la FIB, federazione italiana bocce, per portare il gioco delle bocce nelle Rsa, consapevoli che il valore aggiunto dello sport non è dato solo dal movimento ma anche dalla forte capacità di aggregazione. Esercizio fisico e relazioni sociali sono gli addendi di un maggior benessere”.
Sull’argomento del forum ha commentato anche l’assessore regionale Turismo, Marketing territoriale e Moda Barbara Mazzali.
“Oggi il turismo – ha detto Mazzali – si orienta sempre più verso esperienze autentiche e responsabili, in cui il visitatore non solo esplora, ma rispetta i luoghi che lo accolgono. I viaggiatori sono alla ricerca di destinazioni che sappiano coniugare cultura, natura e tranquillità, valorizzando ogni aspetto del territorio in modo sostenibile. Come Assessorato ci impegniamo a promuovere un turismo che non solo rispetti il patrimonio naturale e culturale della nostra regione, sensibilizzando i visitatori a vivere ogni destinazione con consapevolezza, ma sia anche capace di valorizzarlo in chiave sempre nuova. I percorsi enogastronomici, i cammini storici e spirituali permettono di conoscere la Lombardia in modo lento e profondo”.
“Questo tipo di turismo – ha concluso l’assessore – non solo distribuisce i flussi in modo più equilibrato e destagionalizza le presenze, ma crea anche un valore reale per le comunità locali, generando indotto economico e opportunità lavorative. Attraverso il turismo responsabile puntiamo a costruire una relazione armoniosa tra chi visita e chi ospita, nella consapevolezza che ogni luogo è un bene prezioso da preservare”.