Il Campagnone di Tornavento è a rischio cementificazione

Ci risiamo. Torna la scellerata proposta di utilizzare il terreno a ridosso del borgo di Tornavento per costruire capannoni. Una scelta, quella dell’attuale amministrazione, che porterebbe a consumare oltre 300mila mq di terreno agricolo, in un’area protetta, inserita nel Piano Territoriale di Coordinamento del Parco del Ticino e pertanto soggetta a condizioni di inedificabilità.

“Le dichiarazioni degli Amministratori di Lonate Pozzolo sono inaccettabili e intollerabili,” dichiarano i circoli Legambiente di Turbigo, Gallarate, Cassano Magnago, Busto Arsizio, unitamente alla sede regionale, ai Circoli Laudato Si’ Busto Arsizio-Gallarate e San Francesco, all’associazione Viva Via Gaggio. “Ancora una volta si parla di monetizzare il territorio e il paesaggio per dar corso all’ennesima speculazione. Chiediamo alla Giunta comunale di ritornare sui propri passi e abbandonare definitivamente questa ipotesi. C’è già abbastanza cemento nelle zone a ridosso di Malpensa, è ora di considerare la natura e il paesaggio come generatori di valore che migliorano la qualità della vita dell’intera comunità”.

Altro che armonizzazione all’interno del paesaggio naturalistico, come si legge nella delibera! Se si andasse avanti con questo progetto, si cancellerebbe un pezzo importante del territorio oggi frequentato da migliaia di persone che apprezzano la bellezza di un luogo riconosciuto come “piccolo Borgo più bello del Varesotto”, ricco di storia, natura, pace – e tranquillità. Oltre a creare un danno irrimediabile.