Inquinamento in Lombardia, Capone (UGL): “Serve approccio responsabile e non ideologico a tutela di lavoratori e imprese”

“È fondamentale intervenire sul tema dell’inquinamento privilegiando un approccio responsabile e non ideologico. In tal senso, è condivisibile l’ordine del giorno approvato a maggioranza dal Consiglio regionale della Lombardia che chiede alla giunta di negoziare con l’Unione europea misure anti smog che tengano conto delle caratteristiche economiche e ambientali dei territori lombardi. È impensabile risolvere un problema complesso come quello ambientale con strumenti repressivi e sanzionatori senza tenere conto delle caratteristiche geografiche, morfologiche e meteorologiche del bacino padano, che non rendono semplice il miglioramento della qualità dell’aria. Il sindacato UGL è fortemente impegnato nei diversi tavoli istituzionali per promuovere una transizione equa verso un’economia più sostenibile, a garanzia dei diritti dei lavoratori. Tuttavia, non si può ignorare il fatto che l’ambientalismo spesso viene dirottato da ideologie estreme che mettono a rischio i nostri posti di lavoro, la crescita economica e la competitività del nostro tessuto industriale. Misure ambientali draconiane che non offrissero alternative concrete per i lavoratori colpiti avrebbero conseguenze potenzialmente devastanti per l’occupazione e lo sviluppo dei territori. Dobbiamo essere aperti alla collaborazione con tutti gli attori interessati per trovare soluzioni sostenibili, a partire dallo stanziamento di maggiori risorse finanziarie e incentivi per favorire percorsi di riconversione produttiva e riqualificazione professionale. Soltanto attraverso il confronto costruttivo e responsabile possiamo sperare di affrontare con successo le sfide ambientali che abbiamo di fronte”.
Lo ha dichiarato Paolo Capone, Segretario Generale dell’UGL, in merito al tema dell’inquinamento in Lombardia.