Si è tenuto questa mattina, presso il Salone D’Onore di Triennale Milano, un nuovo incontro nell’ambito del secondo anno formativo della Forestami Academy, l’iniziativa realizzata da Forestami in partnership con il Gruppo Prada con l’obiettivo di promuovere e divulgare i fondamenti scientifici, i principi e i valori della forestazione urbana.
La seconda edizione – dal titolo “La forestazione urbana: benessere e salute” –, strutturata su tre incontri coordinati da Maria Chiara Pastore, docente del Politecnico di Milano e Direttrice Scientifica di Forestami, e con la partecipazione di alcuni tra i più grandi esperti nazionali e internazionali del verde e della forestazione, pone al centro la correlazione tra natura e salute di corpo e mente.
La giornata di formazione dal titolo “Perché le foreste urbane sono così importanti per noi? Parlare di alberi per parlare di salute” ha registrato, anche in questa occasione, il tutto esaurito.
Lorenzo Bertelli, Head of Corporate Social Responsibility del Gruppo Prada, ha commentato: “Siamo orgogliosi di vedere la reazione positiva della città di Milano a questi appuntamenti, che hanno sempre un’alta partecipazione, segno tangibile dell’interesse costante della cittadinanza verso le tematiche che l’Academy affronta”. I relatori della giornata: Francesco Ferrini, Professore ordinario di Arboricoltura e Coltivazioni Arboree presso l’Università di Firenze; e Federica Marando, Scientific Officer presso la Commissione Europea – Joint Research Centre.
Nell’intervento di Francesco Ferrini è stata analizzata l’innumerevole e varia biodiversità presente nelle metropoli e indagato il ruolo di questa nell’equilibrio del mondo in continuo cambiamento.
“Le città, spesso viste come epicentro della distruzione ambientale, sono in realtà fucine di evoluzione e rifugi per numerose specie. Dai falchi che nidificano sulle cime dei nostri monumenti, alle piante che crescono negli interstizi dei marciapiedi delle nostre città, la vita trova un modo per fiorire tra il cemento e l’asfalto. E la biodiversità nelle città è una chiave essenziale per rendere gli ambienti urbani più sostenibili e resilienti. Proteggere e potenziare questo tesoro verde e ‘selvaggio’ non è solo una responsabilità, ma una necessità per un futuro in armonia con la natura” commenta Francesco Ferrini, Professore ordinario di Arboricoltura e Coltivazioni Arboree presso l’Università di Firenze.
La varietà di specie urbane coesistenti ha anche un ruolo cruciale per il destino dell’umanità: mitiga infatti gli effetti del cambiamento climatico, migliora la qualità dell’aria e contribuisce al benessere psicologico dei cittadini.
Federica Marando ha poi approfondito come gli attuali ecosistemi urbani contengano al loro interno una varietà di elementi (foreste, parchi e aree agricole) che giocano un ruolo importante come habitat per specie animali e vegetali ma anche per la salute umana.
“Quello dell’ecosistema urbano è un concetto relativamente nuovo soprattutto nello scenario delle politiche europee e globali, ma sempre più fortemente riconosciuto in quanto determinate caratteristiche delle città possono avere un impatto cruciale nel preservare la biodiversità e migliorare le condizioni di vita dei cittadini” afferma Federica Marando, Scientific Officer presso la Commissione Europea – Joint Research Centre.
Il suo intervento si è focalizzato sul fornire una panoramica delle politiche Europee in ambito di biodiversità e salute con focus sulle aree urbane, e sono stati presentati alcuni studi recenti che hanno mostrato l’impatto positivo degli ecosistemi urbani sulla qualità della vita dei cittadini.
Entrambi gli esperti concordano sull’importanza di conoscere e valorizzare l’enorme potenziale della biodiversità nei contesti urbani e il suo ruolo fondamentale nel rendere le città luoghi più sostenibili e resilienti. L’ultimo appuntamento dell’Academy per l’anno in corso si svolgerà il 25 ottobre presso Parco Nord Milano e consisterà in una lezione outdoor di “Forest Bathing”, pratica giapponese di immersione totale nella natura, per sperimentare le competenze acquisite durante il percorso formativo. Nel quadro dei crescenti e diffusi impegni di tante città di tutto il mondo verso la ricostituzione di foreste urbane per il riequilibrio ecologico dei territori metropolitani e la realizzazione di condizioni per un migliore benessere delle popolazioni, la ricerca di soluzioni capaci di offrire opportunità di miglioramento del benessere attraverso il contatto con l’ecosistema forestale diventa una sfida necessaria per coloro che intendono promuovere la valorizzazione delle foreste urbane.
“Le foreste fanno bene alla nostra salute. Non è più solo l’esperienza individuale e personale a riconoscerlo, ma una larga parte di studi e ricerche che, a partire dagli anni ’80, si sono sempre più interessate agli effetti che il tempo trascorso nelle foreste e nei boschi producono a carico dell’organismo umano in termini di riduzione della pressione sanguigna, dei livelli di cortisolo e del miglioramento della memoria e della capacità di concentrazione” afferma Maria Chiara Pastore, docente del Politecnico di Milano e Direttrice Scientifica di Forestami.