Forum Parchi Lombardia: il sistema lombardo delle aree protette si è riunito a Milano, grazie a Federparchi Lombardia, nella ricorrenza europea annuale, per strutturare la strategia di sviluppo e coordinare le azioni di tutela della biodiversità e di adattamento alla crisi climatica. Presenti le rappresentanze dei parchi e delle associazioni, con interventi importanti e un pubblico attento e numeroso.
Guardando però al nostro resoconto dello scorso anno della stessa celebrazione, lo scenario delle aree protette lombarde resta poco dinamico. Al netto delle notizie positive, come l’ampliamento del Parco del Monte Barro e del Parco Regionale di Montevecchia e della Valle del Curone, così come dell’inclusione nel Parco Nord Milano delle aree comprese nel Comune di Cinisello Balsamo già facenti parte del Parco Locale di Interesse Sovracomunale (PLIS) Grubrìa, molte richieste di allargamento o di istituzione, come per la riserva del Sasso Malascarpa nel triangolo Lariano o per le Brughiere di Malpensa e di Lonate Pozzolo nel Parco del Ticino, attendono ancora una risposta.
Il 30% di aree protette che in Lombardia serve al raggiungimento delle previsioni strategiche dell’UE sulla biodiversità per il 2030 è quindi ancora lontano, ma allo stesso tempo non così irraggiungibile. È però necessario un cambio di passo, aumentando anche gli stanziamenti. Tutto il sistema delle aree protette lombarde riceve € 8 Mln./ anno, una cifra poco congrua, pensando al valore in servizi ecosistemici che invece la ‘rete verde’ delle aree protette fornisce ogni giorno.
“Un anno fa abbiamo scritto all’Assessore al Territorio e Sistemi Verdi chiedendo di completare al più presto la rete delle aree protette lombarde,” dichiara Barbara Meggetto, presidente di Legambiente Lombardia. “Poco però è stato fatto nel frattempo, per arrivare agli obiettivi europei bisogna andare molto più spediti. Le aree protette sono grandi mitigatrici degli effetti della crisi climatica degli eventi meteorologici estremi, ma non ancora oggi non c’è una visione strategica per valorizzare le aree protette in Lombardia. Lo stesso appello vale anche per gli amministratori comunali: il territorio si tutela anche chiedendo tutele a livello locale.”