Maria Marinoni, tradizione e sostenibilità

di Agostino Marotta

Dal 1903 Marinoni vuol dire pane e prodotti da forno a Milano, nel corso di una storia più che secolare, attraversando 3 generazioni, ha consolidato una tradizione nell’arte bianca, a Milano Marinoni è il culto del pane, un culto che adesso va verso la riscoperta, con il recupero delle antiche farine poco raffinate, nell’ottica di mangiare un cibo più sano.

Tradizione sì ma anche innovazione, ad esempio inaugurando nel 1980 il format “Pane e Caffè”, un concept che adesso è la norma, associare la vendita del pane alla caffetteria, fu un’idea di Maria Marinoni.

Un altro step fondamentale è la creazione nel 2018 del format RosebyMary, con il bistro in via Cesare Battisti, dedicato alla cucina vegetariana e vegana, a cui nel 2020 si è aggiunto il forno, e che ha riscosso subito un grande successo nonostante la coincidenza con l’inizio della pandemia.

Maria Marinoni con le figlie Giuliana e PaolaMaria Mannucci, è alla guida dell’azienda fondata da suo padre, e da diversi anni ormai hanno la sostenibilità come bussola per lo sviluppo aziendale.

Sostenibilità intesa però non come gestione circolare del ciclo dei rifiuti ma anche come attenzione al territorio, ai dipendenti, alla comunità di riferimento.

“Stiamo formandoci noi per primi sotto questi aspetti”, spiega Giuliana Mannucci, “secondo i criteri ESG europei, quindi ambiente, socialità, inclusione e lavoro, e stiamo formando in quest senso i nostri dipendenti. Stiamo inoltre cercando di far conoscere quello che abbiamo già di sostenibile.”

“Avremmo bisogno anche di essere motivati dalle istituzioni per abbracciare l’approccio sostenibile, ad esempio sui costi delle materie prime biologiche”.

L’obiettivo del 2024 è quello di implementare la sostenibilità sia con l’offerta gastronomica sia con la formazione ai dipendenti, perchè la logica del sano parte dalle piccole cose.

“Mi comporto con i dipendenti esattamente come mi comporto con i miei figli”, spiega Giuliana Mannucci, “è fondamentale essere chiari e spiegarsi”.