“L’applicazione del Superbonus all’edilizia residenziale pubblica è stata una vera e propria Via Crucis perché la norma originaria non era stata pensata per interventi sugli edifici pubblici. Ci siamo riusciti con un grande intervento da 34 milioni di euro in un grande complesso di edilizia residenziale pubblica, ma confessiamo che è stata una partita molto complicata. Riteniamo che il meccanismo sia assolutamente da rivedere perché i nostri immobili pubblici e le nostre strutture scolastiche avrebbero tantissimo bisogno, nell’ambito di attività di ristrutturazione, di una riqualificazione e efficientamento energetico: speriamo che soldi pubblici con una formula diversa dall’attuale Superbonus possano essere ben impiegati per la ristrutturazione degli edifici pubblici”.
Lo ha detto Francesco Mascolo, amministratore delegato di MM, a margine di un evento sulle tematiche della sostenibilità.
“La vasca di laminazione del Seveso al Parco Nord è assolutamente pronta e l’abbiamo collaudata nel mese di novembre: tutto ha funzionato bene e ora aspettiamo il prossimo evento meteorologico. Per chi la vedrà dal vivo è un’opera gigantesca che potrà contenere 250mila metri cubi di acqua ma dobbiamo dire una cosa: le sue dimensioni non sono purtroppo sufficienti per garantire Milano dalle esondazioni. Infatti la vasca del Parco Nord si inquadra in un insieme di tre vasche: quella di Senago e la più grande è quella di Varedo da 2 milioni di metri cubi e solo quando l’intero sistema sarà completato, la città sarà in condizioni sicure. Ricordiamo che Aipo con la Regione Lombardia deve portare avanti l’attività per il completamento della vasche di Varedo e Senago”. Lo ha detto Francesco Mascolo, amministratore delegato di MM, a margine di un evento sulle tematiche della sostenibili.
“Dopo lunghe interlocuzioni siamo giunti in questi giorni a un accordo di collaborazione con l’Agenzia regionale del Demanio per il loro immobile in corso Monforte a Milano e per il quale ci hanno chiesto di fornire idee innovative per l’efficientamento energetico: dal calore delle fogne recupereremo calore e si tratta di un progetto di cui andiamo particolarmente orgogliosi perché è innovativo nello scenario dell’economia circolare”. Lo ha detto Francesco Mascolo, amministratore delegato di MM, a margine di un evento sulle tematiche della sostenibilità. “Noi già da tempo stavamo studiando come recuperare lo scarto di produzione, il calore nell’acqua delle fognature, abbiamo colto l’occasione. Quando facciamo la doccia, scarichiamo la lavatrice e lavastoviglie, tutta l’acqua reflua contiene energia e con questo progetto andiamo a recuperarla, senza doverla pagare. – ha spiegato l’ad della multiutility – Come si fa questo? Attraverso l’installazione di uno scambiatore sul fondo del condotto fognario che scambia con il fluido freddo il calore dell’acqua di fognatura che invece abbiamo monitorato non scendere mai in certi tratti sotto i 18 gradi centigradi, anche d’inverno. Con questo calore andiamo a generare quel salto termico del fluido di lavoro, che mandato a una pompa di calore acqua-acqua, fa si che si raggiunga una temperatura tale per cui, in certe condizioni, basta da sola la pompa di calore a condizionare l’aria, riscaldando l’ambiente oppure va a integrare l’effetto di una caldaia che consuma metano, riducendo notevolmente il fabbisogno di combustibile fossile, il metano in questo caso. Il tutto permette di abbattere notevolmente le emissioni di CO2 nell’ambiente”.
Per quanto riguarda poi le iniziative di MM per i progetti di sostenibilità, l’azienda “in questo ambito è considerata un vero e proprio campione, basti pensare ai fanghi di depurazione che riusciamo a trasformare in fertilizzante per l’agricoltura”. Lo ha detto Francesco Mascolo, amministratore delegato di MM, a margine di un evento sulle tematiche della sostenibilità. “Ben 48 mila tonnellate di fertilizzante all’anno dai nostri depuratori vengono conferiti nei campi a sud di Milano – ha spiegato – Ottomila tonnellate di fanghi trattati, poi essiccati, invece servono come combustibile nei cementifici e producono energia. Dall’altra parte, esperimenti su scala industriale che sono in corso presso i nostri depuratori stanno portando il recupero dalle ceneri dei fanghi: da un lato del fosforo che è una materia preziosa e abbastanza rara da estrarre in natura, dall’altra stiamo generando biocarbone, un altro combustibile biodegradabile che riusciamo a produrre. Dall’altra parte il nostro impegno per diventare sempre più efficienti sulle energie rinnovabili è nei progetti per impianti fotovoltaici: da luglio di quest’anno è in funzione presso il depuratore di San Rocco un impianto da circa un megawatt di potenza. È finita la progettazione di un impianto da 1,3 megawatt anche per il depuratore di Roseto che sarà cantierizzato nei prossimi mesi. In generale, in tutte le nostre attività di manutenzione straordinaria nelle centrali dell’acquedotto sarà realizzato un piccolo impianto fotovoltaico, per ridurre sempre di più il nostro fabbisogno energetico. La sinergia con altre aziende, come a esempio A2A Calore e Servizi, portano per la centrale di Salemi ad aver messo insieme l’energia dell’acquedotto con i sistemi a caldaia per il teleriscaldamento abbattendo i consumi di gas metano che vengono bruciati e, quindi, le emissioni in atmosfera”, ha concluso Mascolo. (MiaNews)