Un progressivo cambiamento del parco veicolare che entra quotidianamente in Area B e Area C in favore di motorizzazioni meno inquinanti e un generale calo di ingressi nelle Ztl milanesi. Sono i principali dati fotografati dall’ultimo report di Amat, che oltre al confronto dei mesi di aprile e maggio 2024 con lo stesso periodo dell’anno scorso, include l’analisi delle motorizzazioni delle auto che entrano in città. L’analisi delle diverse tipologie di propulsione dei veicoli viene rilevata, per consuetudine, nel mese di febbraio, caratterizzato dall’assenza di festività o eventi che possano condizionare l’andamento dei transiti da un anno all’altro. Dall’osservazione dei dati emerge una significativa riduzione dei veicoli diesel che entrano in Area B, a fronte di un aumento di quelli ibridi. Nel dettaglio, le auto ibride sono quasi raddoppiate in due anni, passando dal 9% del 2022 al 17% del 2024. Unite alle auto elettriche rappresentano quasi un quinto dei veicoli entrati in Area B. Per quanto riguarda i diesel rappresentano, a febbraio 2024, il 30% dei transiti rilevati dai varchi della Ztl: erano il 40% nel 2022. Una menzione merita anche la ripartizione delle classi di merito dei veicoli diesel: ora gli euro 6, quindi i meno inquinanti in commercio, sono il 95% rispetto al 65% del 2022, mentre gli euro 5 scendono al 12% (dal 26% di due anni fa).
Questa evoluzione del parco auto verso veicoli sempre meno inquinanti non fa che confermare il senso del provvedimento, nato per incidere sulle emissioni. Si ricorda che tra il 2022 e il 2023, grazie ad Area B, si è potuta evitare l’emissione di 150 tonnellate di NOx (dato stimato in base alle emissioni certificate di ciascun veicolo entrato nella Ztl). Lo stesso trend emerge per Area C, anche se il funzionamento della congestion charge ha avuto conseguenze più evidenti sui transiti delle auto elettriche, esenti dal ticket fino all’ottobre 2023: dal 27% del 2022 aumentano al 36% del 2024, mentre la percentuale dei veicoli diesel passa dal 41% del 2022 al 31%.
‘I dati sul parco auto, disponibili per il terzo anno consecutivo – commenta Arianna Censi, assessora alla Mobilità – dimostrano l’efficacia di Area B e di Area C. Il cambio della flotta che entra in città, con un trend diverso da quello che avviene nel resto del Paese, ha come effetto benefico anche la diminuzione di emissioni di ossidi di azoto, considerati molto inquinanti. Un beneficio per la qualità dell’aria che ogni giorno respiriamo’.
Per quanto riguarda le informazioni sui diversi trend della mobilità rilevati nei mesi di aprile e maggio 2024 emerge una sostanziale stabilità per gli accessi in Area B nel mese di aprile 2024 (+0,1%) rispetto all’anno precedente e un calo più significativo nel mese di maggio (-1,8%). Gli ingressi in Area C sono invece in calo per entrambi i mesi, con una flessione ad aprile (-0,8%) e una diminuzione più consistente (-4,9%) a maggio. Gli accessi al trasporto pubblico continuano ad aumentare: +2,2% a maggio e +12,7% ad aprile, incremento verosimilmente legato alla Design Week che quest’anno ha fatto registrare +20% delle presenze. Così come aumentano quelli ai parcheggi di interscambio: +20,7% ad aprile e +6,1% il mese successivo.
In calo in città l’utilizzo dei mezzi in sharing, tranne le biciclette che vedono un aumento in entrambi i mesi (+9,3% per aprile e +3,7% per maggio). Lo rileva il report di Amat diffuso oggi che mette a confronto i mesi di aprile e maggio 2024 con lo stesso periodo dell’anno scorso. Il car sharing registra un -19,7% per il mese di aprile e un -23,3% per maggio; leggermente più limitata la discesa in percentuale dell’utilizzo degli scooter (-10,8% ad aprile e -19,9% a maggio). Rimane drastico il calo dell’uso dei monopattini (-60% ad aprile e -58,3 a maggio) che scontano ancora la presenza di un solo operatore, dopo la decadenza dell’autorizzazione a esercitare l’attività a due società per mancata attuazione degli impegni assunti con il Comune di Milano.
“Hanno tenuto nascosti i dati di ingresso di Area B di aprile 2024 perché sono aumentati rispetto ad aprile 2023, anche con le elaborazioni farlocche di Amat. Avevano detto che non li davano per motivi tecnici: un divieto che in due anni diminuisce del 10% i diesel è un fallimento non un successo. E sempre nascosto viene tenuto l’indice di congestione del traffico è gli ingressi prima delle 7.30 e dopo le 19.30 che sono 50mila per Area C e 200mila per Area B. Nascondere i dati è inaccettabile”. Lo dichiara il consigliere dei Verdi a Palazzo Marino Carlo Monguzzi.
“Area C e area B servono soltanto a fare cassa. Se ne è accorto persino l’ultra ambientalista Monguzzi che, ancora una volta, contesta i provvedimenti green della Giunta Sala che finge di pensare all’inquinamento aumentando il ‘tesoretto’ del Comune di Milano e saccheggiando le tasche dei cittadini”. Lo afferma Romano La Russa, assessore regionale alla Sicurezza, commentando le dichiarazioni di Carlo Monguzzi.
“Bloccare totalmente i diesel, senza un criterio logico, e insistere con le zone a traffico limitato, significa promuovere misure inutili e contestate da tutti, oggi scopriamo persino dai consiglieri di maggioranza e dall’amico ‘malvagio’ Monguzzi. Per non parlare del limite di 30 chilometri orari, imposto dalla Giunta di sinistra in alcune zone: ebbene, il MIT Senseable City Lab diretto da Carlo Ratti afferma che causa un aumento delle emissioni inquinanti. Anche in questo caso, si tratta di un’imposizione ideologica che, ancora una volta, mira soltanto a fare cassa. Peraltro, non è neanche originale come notizia, che inquini di più lo sosteniamo da sempre” aggiunge La Russa. E conclude: “Forse Sala preferirebbe chiudere completamente Milano ad auto, moto, mezzi pubblici suggerendoci di usare cavalli e carrozze. Che bello”.