Second Hand, la Lombardia si conferma tra le regioni virtuose

Subito – piattaforma leader in Italia per comprare e vendere in modo sostenibile e seconda piattaforma di e-commerce con oltre 16 milioni di utenti unici al mese[1] – pone l’attenzione sul mercato del second hand, dimostrando come la passione per l’usato e la compravendita di beni di seconda mano non siano semplicemente mode o tendenze passeggere ma una scelta consapevole degli italiani che fa bene alle persone, al paese e al pianeta.

 

Tendenza, questa, molto forte in Lombardia, regione in cui i consumatori hanno adottato con consapevolezza comportamenti sostenibili facendoli diventare vere e proprie abitudini di consumo.

Basti pensare che ben il 54% dei lombardi ha acquistato o venduto prodotti usati[2], una tendenza che rappresenta a tutti gli effetti un’azione concreta a favore dell’ambiente e dell’economia circolare. Dato questo confermato anche dalle motivazioni per le quali i lombardi hanno dichiarato di comprare second hand: rispettivamente il 41% sia per chi lo ritiene un modo smart di fare economia sostenibile sia per chi crede nel riuso degli oggetti.

La second hand in Lombardia ha generato, nel 2022, un valore di 4,2 miliardi di euro, posizionando la regione al primo posto in Italia. Di questi, 2,4 miliardi derivano dalla compravendita online, canale scelto dal 65% dei lombardi. Il guadagno medio per chi ha venduto è stato di 970 euro, in linea con il dato nazionale che si attesta intorno ai 1.000 euro.

 

Subito ha voluto, inoltre, analizzare anche l’impatto ambientale dell’attività di compravendita sulla piattaforma in Lombardia presentando i dati dello studio “Second Hand Effect 2022” commissionato a IVL (Istituto di Ricerca Ambientale Svedese). Il metodo utilizzato per lo studio è il LCA (Life Cycle Assesment)*, che tiene in considerazione l’intero ciclo di vita dell’oggetto e ne quantifica per tutto il periodo le sue emissioni di CO2: dall’estrazione delle materie prime, alla loro lavorazione, passando per la distribuzione fino al suo smaltimento.

 

In questo ambito i lombardi, con gli oltre 3 milioni di oggetti venduti su Subito, hanno contribuito ad un risparmio totale di oltre 368 mila tonnellate di CO2 facendo sì che la Lombardia si classificasse al secondo posto tra le regioni italiane per CO2 risparmiata, subito dietro la Campania che, con oltre 409mila tonnellate, è al primo posto; terza posizione per il Lazio con oltre 300 mila tonnellate. Chi sceglie l’economia dell’usato, infatti, da una parte regala una seconda vita alle cose, evitando la loro dismissione in discarica, dall’altra evita potenzialmente le emissioni di CO2 e i costi ambientali della produzione di un bene nuovo.

 

Il numero assoluto è già abbastanza esplicativo, ma con alcune equivalenze applicate alla vita quotidiana risulta ancora più chiaro e tangibile l’effetto che un gesto semplice come quello di acquistare o vendere articoli di seconda mano può avere sul nostro Pianeta. Risparmiando oltre 368mila tonnellate di CO2, infatti, è come se la Lombardia avesse annullato le emissioni prodotte da tutta la provincia di Mantova, oppure avesse evitato la quantità di anidride carbonica emessa dalla produzione di circa 5,3 milioni di biciclette o di 5,7 milioni di iPhone 13 e 61mila auto.

 

La scelta Second Hand dei lombardi ha avuto un impatto diretto anche sulle materie prime; essa consente infatti di evitarne l’estrazione, la lavorazione e la produzione influendo quindi positivamente sul benessere del Pianeta. Nel 2022, grazie alle compravendite su Subito concluse nella regione, sono state risparmiate oltre 19mila tonnellate di plastica (quantitativo che equivale alla produzione di 363 milioni di bottiglie di plastica da 2 litri), oltre 127mila di tonnellate di acciaio (pari a 1665km di binari) e ancora oltre 12mila tonnellate di alluminio.

 

 

[1] Fonte Casaleggio Associati – E-Commerce in Italia, luglio 2023

[2] Fonte Osservatorio Second Hand Economy 2022 di BVA Doxa per Subito, realizzato a maggio 2022 su un campione rappresentativo della popolazione italiana con interviste CATI (1001) e CAWI (1001)