di Viviana Bazzani
Carismatica, solare e simpaticamente comica lei è una delle barzellettiere più famose in Italia… Giusy Zenere.
“La sai l’ultima” “Barzellettieri D’Italia” sono I programmi che hanno evidenziato le sue doti naturali, la sua mimica facciale le sue capacità di saper tenere l’attenzione del pubblico.
La sua avventura non si è mai fermata perché lei ha sempre amato regalare sorrisi anche nei suoi momenti difficili di vita privata.
D – Dopo le diverse partecipazioni televisive in programmi d’intrattenimento anche il cinema ti ha fatto l’occhiolino, vogliamo ricordare quale film ti ha battezzato nel ruolo di attrice?
R – Il film si chiama La Sedia della felicità, uscito nelle sale nel 2014 , ultimo capolavoro del grande regista padovano Carlo Mazzacurati. Nel cast Valerio Mastandrea, Isabella Aragonese, Katia Ricciarelli, Natalino Balasso. Pochi sanno che la mia prima esperienza cinematografica risale al 1997 con il film Vacanze in Puglia, regia di Nini Grassia che per motivi che non conosco non è mai stato distribuito.
D- Sono poche le donne nella comicità, ti sei data una spiegazione? Qual’è la comica che ti ha trasmesso questa passione e quale la tua preferita.?
R- Cent’anni fa nelle rappresentazioni teatrali i ruoli femminili erano interpretati da uomini ed ancora oggi c è la convinzione che le donne siano meno capaci di fare ridere. Quando ero piccola seguivo con interesse Rita Pavone con il suo giamburrasca e Sandra Mondaini con sbirulino e le imitavo davanti alla televisione. Ai giorni nostri stimo molto la mia collega Valentina Persia.
D- Giusy bambina com’era?
R- da bambina ero un terremoto. A scuola organizzavo feste,scioperi e comizi imitando professori e compagni. Mia madre poi mi portava spesso al cinema, teatro e all Opera e concerti. Ricordo il primo qui a Vicenza avevo 14 anni e siamo andate a vedere Renato Zero con in Carrozzone. Stupendo!
D- Le restrizioni, a causa del coronavirus, sembra non aver considerato chi, come te, vive di serate nei locali e nelle piazze come ti sei reinventato?
R – il coronavirus ha praticamente azzerato il mio lavoro. Attraverso internet ho cercato ugualmente di portare il buonumore in casa della gente. Durante l’estate ho fortunatamente avuto un contratto stagionale con un villaggio turistico a Jesolo tornando a ricoprire il ruolo di Animazione come 25 anni fa prima di approdare a Canale 5. È stato come rinascere
D – Che consigli daresti ad una ragazza che vuole intraprendere la carriera di comica? Cosa fare e quali errori da non fare?
R – il mio consiglio per le giovani comiche è di prendere spunto da episodi di vita vissuta, prima ironizzare su se stessi per poi permettersi di farlo con il pubblico, senza essere mai volgari e non imbruttendosi troppo nei personaggi che si interpretano.
D – Oggi cosa ti manca e qual’è un tuo rimpianto.
R – Oggi mi mancano i tanti sorrisi delle sagre, gli abbracci delle piazze e le risate della gente. Non ho rimpianti se non quello di non aver detto abbastanza spesso ti voglio bene a mia madre che ora non c è più.
D – Come t’immagini il 2021?
R – nel 2021 mi piacerebbe partecipare ad un reality. Quest’anno avevo raccolto firme per presentare la mia domanda per il GF Vip ma non è servito a nulla. Comunque il mio desiderio più grande è vedere un mondo libero da questa pandemia così da poter riprendere a viaggiare per incontrare persone che hanno voglia di ridere senza una mascherina che copre il viso