di Viviana Bazzani
Ci sono mondi femminili che hanno storie di lotte e di conquiste. Ci sono mondi femminili che, con intelligente ironia, parlano della loro voglia di femminilità. Questa settimana la mia intervista è ad una “donna” che, dietro al suo travestimento, racconta un suo percorso difficile lei è LADY VANESIA una drag queen unica nel suo genere.
D – Prima di raccontarti parliamo come, storicamente, nasce il mondo drag queen?
R -Le radici del mondo drag affondano nell’Ottocento con la prima drag della storia, William Dorsey Swann, uno schiavo che si batteva per i diritti Lgbt vestito da drag conosciuto col nome di The Queen. Facendo un salto più avanti nel tempo, in Italia le prime drag si affacciano nei teatri per poi approdare sul piccolo schermo . L’originario termine inglese “drag queen” (regina degli stracci”), ha poi subito evoluzioni e stravolgimenti tali fino ad avere ai giorni nostri una moltitudine di drag queen, trasformisti, performer, drag classiche, androgine, show girl, etc . Un mondo colorato e gradevole alla vista e all’umore!!!
D – Quando e perché ti sei avvicinato al mondo delle drag?
R -Era il 15 marzo 2003, vengo invitato alla festa di compleanno di un mio amico, con altri 2 incoscienti pensiamo di fargli uno scherzo. Io ho modificato un mantello di Dracula in tubino, una parrucchetta oscena di quelle che compri ai supermercati per i bambini, ciabatte di 2 numeri più piccoli rispetto ai miei piedi e un trucco da far paura anche a Dario Argento, parte la base e interpreto Pedro della grande Raffaella Carrà. Sul momento tra applausi e risate a crepapelle la cosa finisce lì. Qualche mese più tardi mi informano che nei paraggi c’era un locale che permetteva a chiunque di cimentarsi come drag queen e con ansia e timore ci ho provato anche io, pian piano la cosa ha iniziato a piacermi, fino a diventare Lady Vanesia, con 18 anni di paillettes e ciglia finte!
D – LADY VANESIA, a differenza di altre drag che puntano su travestimenti che esprimono sensualità, lei è simpaticamente goffa e, consentimi, bruttina…. perché idearla così!?
R – Grazie, i tuoi complimenti mi riempiono di gioia, ma ti conosco da così tanto tempo che mi diverto sempre con te.
Il mio motto è sempre stato “far divertire il pubblico divertendomi”.
Mi esibisco in discoteche, feste di compleanno piuttosto che matrimoni, stabilimenti balneari etc.. il mio pubblico è eterogeneo, dai bimbi agli anziani, il mio intento è quello di regalare un sorriso e un momento di svago.
Devono capire che hanno a che fare con un uomo che si trasforma in un personaggio ironico e bizzarro,non sono una diva: sono un personaggio di spettacolo , il ruolo di modella e diva lo lascio alle altre!
D – Nella vita di tutti giorni Lady Vanesia è un impiegato presso un Istituto bancario, i tuoi colleghi sanno di questa tua passione? Hai mai percepito in alcuni di loro un po di disagio e qualora ci fosse stato come è stato superato.
R – I miei colleghi sanno che vesto i panni di Lady Vanesia, anzi a volte mi chiedono di animare le loro feste private, una volta mi sono anche occupato della festa di pensionamento di un direttore.Molti clienti conoscono la mia passione e partecipano alle serate quando possibile.Da questo punto di vista mi ritengo fortunato in quanto non sono stato discriminato per questo. L’accettazione credo che dipenda dal fatto che nella vita di tutti i giorni non do motivo di scandalo o inutili provocazioni. E questo ha fatto sì che le persone che mi circondano, conoscenti e non, mi rispettano e mi stimano: serio e professionale in banca, divertente e spiritoso nei panni di Lady Vanesia.
D – Si associa la drag queen alle lotte del mondo gay, è ancora così!??
R – In parte lo è ancora ma é da diversi anni che si cerca di sdoganare questa associazione di idee. Purtroppo ci sono ancora tanti passi da fare, la società si sta aprendo ma é ancora bigotta. Un po’ è da ricercare la causa nei prototipi di certi personaggi televisivi che , notoriamente omosessuali, con atteggiamenti molto effeminati, vengono associati anche al mondo drag! Purtroppo ci sono anche drag che gettano benzina sul fuoco. Non tutte gallo la passione nel sangue, c’è chi si perde per strada , confondendo la vita reale col palcoscenico.
D – Siete molto solidali tra voi Drag?
R – No, c’è molta invidia e rivalità.
Io non ci ho mai visto nulla di male nel collaborare con altre drag queen, anzi per 5 anni mi sono esibito settimanalmente in un locale ed avevo inventato Vanesia e le sue Trottole e ad ogni appuntamento chiamavo una drag diversa. Purtroppo in Italia c’è molta rivalità e cattiveria gratuita; devi stare attento perché se ti esibisci “piazze” dove in genere lavorano altre drag, puoi aspettarti di tutto! Io so o atipico perché cerco sempre la collaborazione, ma sempre più spesso nel mio show , grazie anche al supporto musicale/artistico del mio compagno metto su situazioni di spettacolo dove riesco da solo ad intrattenere il pubblico.
D – Fai molti spettacoli qual’è il tuo pubblico?
R – Prima della pandemia si, in media un paio a settimana, in estate poi il numero di spettacoli aumenta perché collaboro con molte strutture ricettive; adesso pian piano stiamo ripartendo sperando di riprendere alla grande quanto prima. Il tipo di pubblico come accennavo prima é eterogeneo, pensa che proprio una settimana fa sono stato chiamato per un compleanno di 80 anni! Le bimbe impazziscono con i lustrini e la bigiotteria, i maschietti fanno battute sulle mie curve e ci divertiamo insieme! Nei mio vocabolario la volgarità è bandita.
D – Come sarà il futuro di Lady Vanesia?
R – Il futuro sarà fuxia, é il mio colore preferito, anche nei costumi di scena. Nuovi locali dove esibirmi e presto tornerò a lavorare sul nostro, mio e del mio compagno, progetto : Drag & quale, un concorso riservato ai sosia . Siamo a livello nazionale da anni, dopo la battuta d’arresto della pandemia ora si riparte.